Pronto soccorso Sant'Agata. De Luca a Rubano: protestare a Roma non in Regione

VIDEO - Il presidente della Regione dopo polemiche per la riduzione di orario e la protesta a Napoli

Benevento.  

“Più di quello che abbiamo fatto non era possibile fare. Ora le decisioni sono nelle mani del Governo centrale che deve incentivare economicamente i giovani medici”.

Così il presidente della Regione, Vincenzo De Luca torna a parlare della protesta dell'altro giorno sotto Palazzo Santa Lucia dove i sindaci della Valle Caudina con il parlamentare di Forza Italia Francesco Maria Rubano, associazioni e cittadini hanno protestato contro la riduzione dell'orario del pronto soccorso dell'ospedale De Liguori di Sant'Agata de' Goti che a causa della mancanza di medici resterà aperto ed operativo solo dalle 8 alle 18.

In quell'occasione una delegazione, con in testa l'onorevole Rubano, aveva chiesto di parlare con il presidente De Luca che, però, non li aveva ricevuti spiegando loro che era stata una decisione dettata dalla carenza cronica di medici da impiegare nei pronto soccorso "altrimenti - ha ribadito più volte De Luca saremmo stati costretti a chiudere il pronto soccorso a Benevento".
Un problema riscontrato ovunque e che secondo De Luca deve essere risolto dal governo centrale “si devono adeguare le retribuzioni e la concettualizzazione dei giovani specializzandi altrimenti perdiamo solo tempo”.

Poi l'affondo con chiaro riferimento all'onorevole Rubano che in più occasioni ha tuonato contro la decisione del governatore della Campania di non riceverli a Palazzo Santa Lucia.

“Se vogliamo mobilitarci la Regione è pronta ma lo dobbiamo fare a Roma non davanti alla Regione per fare propaganda. Demagogia zero, non abbiamo tempo da perdere sopratutto da parlamentari che hanno votato l'autonomia differenziale e poi vengono nei territori perfino a protestare. Una cosa intollerabile. Quindi – ha concluso De Luca – se vogliamo andare a protestare al ministero della Salute noi siamo in testa al corteo, altrimenti basta demagogia”.