Santi, pellegrini, cavalieri e banchetti: che spettacolo la Francigena

Domani arrivano i "camminatori" partiti da Canterbury: proseguiranno alla volta della Puglia

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Castelfranco in Miscano.  

Metti una strada amica... e su quella strada mettici 15 comuni, di Sannio e Irpinia, sindaci giovani, giovani assessori nella maggior parte dei casi che capiscono che quella strada E' la strada.
La strada è la Francigena, che da Canterbury portava in Puglia, passando per la Campania ovviamente, e per quel tratto di aree interne che annovera comuni del Sannio e dell'Irpinia di aree purtroppo, spesso dimenticate.


Ma al servizio di quel pezzo di storia ci si possono mettere pezzi di modernità, e non solo: l'Associazione Europea delle Vie Francigene compie vent'anni, quale modo migliore di festeggiare che percorrere tutti i 3200 kilometri che compongono la Francigena da Canterbury a Santa Maria di Leuca a piedi e in bicicletta. All'insegna del turismo lento, della cultura, delle tradizioni: con una lente d'ingrandimento importante, i social, internet, la comunicazione attraverso gli strumenti della modernità.
E dunque quale migliore occasione per quei 15 comuni, da Paduli, ad Ariano, a Buonalbergo, a Casalbore, Montecalvo, Ariano Irpino, Greci.
E Castelfranco in Miscano: un'amministrazione giovane, guidata da Andrea Giallonardo, con consigliere attente e coraggiose, come Maria Verrilli.
Domani arrivano i pellegrini, e Maria Verrilli racconta: «E' un evento importante per noi. Perché ci abbiamo puntato tanto assieme agli altri comuni dell'area: non neghiamolo, le aree interne sono in difficoltà, e hanno bisogno di progetti e vetrine per ritrovare funzione».


«Abbiamo borghi splendidi, vero: ma dobbiamo unirli, metterli in rete attraverso un attrattore. La Francigena lo è, e lo sono anche i nostri prodotti enogastronomici: accoglieremo i pellegrini offriremo momenti conviviali con le nostre pietanze tipiche, ovviamente per Castelfranco ci sarà il caciocavallo...ed essendo l'evento seguito a livello europeo attraverso i social, riteniamo sia un'ottima vetrina».
D'altronde l'intesa tra comuni (che presto potrebbe arricchirsi di altri partecipanti), nasce proprio in tal senso: «E' un o'occasione da sfruttare – continua Maria Verrilli – per un'area svantaggiata: questo tipo di turismo, lento, con i cammini a piedi o in bici abbinati ai borghi e all'enogastronomia sta avendo uno sviluppo importante, perciò vogliamo collegarci ad agenzie, magari anche in aree di mare, che offrono come connubio col mare giornate alla scoperta delle aree interne».
E sì: sarà un bel colpo d'occhio poi quando il camminatori della Francigenna si incontreranno con i cavalieri di Sant'Arcangelo Triimonte, altro comune coinvolto nel progetto.


Già: enogastronomia, storia, ma anche tradizioni come quella dei cammini micalici, con la statua di San Michele Arcangelo portata a cavallo dalla Puglia al centro sannita, in uno splendido incontro coi pellegrini sulla Francigena, ovviamente in territorio sannita.
Un colpo d'occhio d'altri tempi, come ha spiegato anche il giovane sindaco di Sant'Arcangelo Rocco Rossetti: «Quella di San Michele e dei cammini micaelici è una tradizione cui teniamo fortemente, per questo non abbiamo esitato ad aderire all'accordo tra comuni per la valorizzazione della Francigena: sarà un bell'evento, e crediamo che questo connubio tra storia, tradizione, enogastronomia vada sviluppato al massimo per dare lustro e sviluppo ai nostri paesi»