"Dai fondi della mensa scolastica le risorse per garantire 264 pasti per il prossimo mese alla famiglie in difficoltà". Ad annunciarlo il sindaco di Benevento, Clemente Mastella nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio per illustrare le nuove misure adottate dalla giunta comunale per far fronte all'emergenza economica.
Tante, troppe, le persone che a causa dell'emergenza Coronavirus sono costrette a fare i conti anche con la crisi economica. "Ci sono famiglie che non riescono più nemmeno a mettere il piatto a tavola, questa situazione sta diventando molto preoccupante sul piano sociale". Di qui la scelta di "destinare i fondi della mensa scolastica (che prevede la compartecipazione del comune al 40 per cento) per garantire dal 1 aprile 263 pasti alla famiglie indigenti". Provvedimento che per il momento il Comune garantirà per un mese cioè il periodo "in cui la scuole sono chiuse ma - ha assicurato Mastella - se le scuole non dovessero riaprire allora proseguiremo a garantire i pasti alla famiglie in difficoltà economia".
Un provvedimento che l'ex Guardasigilli ritiene necessario a fronte di quella che si prospetta possa diventare un ulteriore emergenza nell'emergenza: “Ritengo che nel Sud e nella mia città – ha esordito infatti Mastella - il problema è che il virus sia molto preoccupante sul piano sociale. Questo mi crea molta preoccupazione. Molte famiglie sono in difficoltà. Chi faceva qualche piccolo lavoretto non può più farlo e per tanti diventa difficile anche mettere il piatto a tavola. Noi non chiediamo soldi da gestire ma abbiamo voluto comunque fare qualcosa. E visto che la mensa scolastica è ferma in questo periodo abbiamo deciso di utilizzare la quota di compatecipazione dell'Ente per darlo alle famiglie e che ci porterà dal primo aprile a poter distribuire 264 pasti a famiglie indigenti ma con un criterio ampio e comprensivo. Non basta guardare solo Isee”. A consegnare i pasti ci penseranno i volontari ma il sindaco avverte: “Nessuno faccia il furbo, il capo famiglia deve indicare chi ne realmente ha bisogno. Altrimenti togliamo tutto. Ora è un momento in cui tutti dobbiamo essere seri e responsabili gli uni con gli altri”.
Ma ai pasti si aggiungono anche i buoni spesa: “Ne saranno distribuiti 400 per due mesi nei negozi della città in modo che una famiglia possa spendere in queste attività non solo per mangiare, ma anche per acquistare tutto ciò che occorre in casa. Per due mesi dunque le famiglie riceveranno 500 euro, 250 al mese”.
L'obiettivo è “accorciare le distanze, restare vicino a chi ha bisogno”. Ecco allora che il sindaco ha annunciato anche l'apertura di “un conto corrente dedicato ai bisogni della città”. L'invito: “Chiunque può dia una mano. Cosi come faranno alcune aziende di Benevento che hanno già accettato di venirci incontro sul piano alimentare. Lo spettro delle famiglie bisognose non è più quello tradizionale, la soglia di povertà è scesa moltissimo. Noi però vogliamo dare un cenno di speranza e stare vicino alla comunità”.
Bisogna precisare infine che secondo quanto disposto dalla Giunta comunale i pasti "saranno forniti anche alle persone che versano in situazioni di rischio, di abbandono familiare o di emarginazione sociale, purché residenti a Benevento, e ai senza fissa dimora censiti da Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Misericordia di Benevento e Sentinelle della Carità".