Protesta sanità: occupato il Comune di Sant'Agata

Ancora un'azione per evitare lo smantellamento dell'ospedale Sant'Alfonso

Sant'Agata de Goti.  

Hanno occupato nuovamente il Comune di Sant'Agata dei Goti le attiviste che lottano per evitare lo smantellamento dell'Ospedale Sant'Alfonso Maria de Liguori di Sant'Agata dei Goti. Una nuova azione dopo il presidio presso la struttura ospedaliera che va avanti dal 30 marzo scorso.
Il Comitato Civico Spontaneo Curiamo la vita, in attesa di notizie che tardano ad arrivare. non resta inerte.

Una nuova protesta dopo quella dello scorso autunno. Nel novembre scorso, infatti, è stata messa in atto una prima occupazione presso Palazzo San Francesco, durata solo qualche giorno. Le attiviste furono convinte a sgomberare con la promessa di un incontro con i responsabili del Ministero della Sanità.

“Il presidio davanti all'Ospedale rimane – spiega la presidente del Comitato Mena Di Stasi – ma allo stesso tempo siamo qui, ad occupare il Comune, per rilanciare la protesta. E' una disperazione”.

Mena Di Stasi racconta di aver cercato di ottenere altre notizie sulla loro battaglia ma di essersi sentita accampare la scusa delle “feste”.

“Ora ci sono il 25 aprile, il primo maggio e allora? - riflette amara – Noi continuiamo a stare in tenda ma siamo esseri umani: siamo mamme, nonne, zie. Vogliamo le nostre risposte, il Governatore, tramite il Prefetto, doveva farci sapere la data del tavolo ma nulla. Noi siamo rimaste lì a Pasqua, a Pasquetta ma quanto altro tempo dobbiamo rimanere? Ma sono consapevoli che abbiamo famiglie, bambini?".
l suo è un grido d'allarme e conclude: "I miei figli appena hanno capito le miei intenzioni si sono messi a piangere”.

Insomma una lotta che sta costando tantissimo a queste pasionarie che hanno rinunciato alla loro vita per vedersi garantito il diritto alla salute e che promettono battaglia: “da qua non ci muoviamo, aspettiamo tutti a braccia aperte”.