Lo smantellamento del reparto di ortopedia è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Monta nuovamente la protesta per l'ospedale Sant'Alfonso Maria de Liguori di Sant'Agata dei Goti. Da questa mattina alcuni attivisti del Comitato Spontaneo Curiamo la Vita sono in presidio davanti alla struttura: incatenati e pronti ad uno sciopero della fame ad oltranza. Una protesta rilanciata via social, attraverso un video denuncia e l'invito a partecipare per tutti.
“Siamo qui dalle 5 e mezzo – ci conferma Mena Di Stasi – perchè vogliamo opporci a quello che stanno facendo al nostro ospedale. E' necessaria una struttura funzionante e invece la stanno smantellando. Chiediamo un ospedale con un pronto soccorso nella rete del 118 e tutti quei reparti previsti: medicina, chirurgia, ortopedia, cardiologia e rianimazione”. Ancora tra le richieste espresse dagli attivisti la modifica del DM 70/15, dove la sanità da fatto esclusivamente “numerico” torni ad essere un elemento “umano” e l'abolizione del San Pio con conseguente riannessione del Sant'Alfonso all'Asl.
“Speriamo – proseguono i manifestanti – che qualcuno venga a confrontarsi con noi ma soprattutto speriamo che in tanti aderiscano alla nostra protesta che, in ogni caso, noi continueremo a portare avanti”.
Ospedale S. Agata, la protesta: cittadini si incatenano
In presidio da questa mattina due attiviste hanno cominciato anche lo sciopero della fame
Sant'Agata de Goti.