Ciro torna a casa, a Pietraroja. E' lì che sarà istituito un nuovo ente che gestirà il Parco Geopaleontologico. La novità è stata annunciata oggi pomeriggio durante la visita del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.
“Il 29 di gennaio ufficialmente è nato l'Ente Parco geopaleontologico di Pietraroja che consentirà – ha spiegato Gennaro Santamaria, coordinatore provinciale e cittadino di Centristi per l'Europa - il ritorno di Ciro nella sua terra e di avviare subito le ricerche dei fossili riconducibili ai suoi genitori. Devono essere per forza in quei luoghi”.
Sulla gestione del Parco, Santamaria aggiunge: “E' affidato ad un ente di cui fanno parte ministero dell'Ambiente, della Cultura, le università del Sannio e la Federico II di Napoli, la Provincia, il Comune di Pietraroja e le associazione ambientaliste. Tutti gestiranno il Parco che entro quest'anno sarà aperto”.
Potrebbe essere questa, dunque, la strada per la valorizzazione dell'importantissimo reperto, ritrovato all'inizio degli anni '80 ma restituito alla comunità scientifica solo nei primi anni del '90.
Il fossile, inizialmente conservato a Pietraroja, è stato studiato dalle più importanti università del mondo. Attualmente è conservato presso la Soprintendenza per i beni archeologici, nell'ex carcere di San Felice a Benevento. Una 'sistemazione' spesso considerata non idonea alla straordinarietà del reperto. Ciro, infatti, è unico nel suo genere.
Basti pensare che si tratta dell'unico dinosauro che conserva intatte addirittura le parti molli e le unghie. Gli scienziati, attraverso tecnologie all'avanguardia, sono riusciti a ricostruire persino il suo ultimo pasto.