Scandone - Domicella, una storia piena di ombre

Tanti interrogativi intorno a una gara che va ripetuta

Montella.  

Nell'annata in cui sono venute fuori più decisioni dal giudice sportivo che non dal terreno di gioco, un eufemismo ovviamente ma rende bene l'idea della situazione che si è venuta a creare, non poteva mancare il giallo finale, segnale di una situazione interna al Comitato campano che è ben lontana dall'essere definita e tranquilla. L'ultimo episodio è legato alla sfida di campionato tra Felice Scandone e Sporting Domicella, la gara sospesa dall'arbitro dopo che lo stesso è stato colpito da un sasso. Fin qui tutto normale, o meglio, fatto deprecabile con conseguenza giusta da parte del direttore di gara. Il fatto è che questo sasso non è mai stato lanciato, immagini hanno ripreso l'arbitro intento a camminare bene e poi, vistosi ripreso, pronto a zoppicare. Per questo motivo la Giustizia Sportiva ha sconfessato il direttore di gara e ha stabilito la ripetizione della sfida, una gara che potrebbe influire anche sugli spareggi promozione. La questione è che il dvd che ha impresse queste immagini non è stato inviato allo Sporting Domicella, una scelta che non ha una spiegazione logica sinceramente, anche l'avversaria del Montella avrebbe avuto diritto a vedere queste immagini. Cosa ancora più grave e che l'Aia non ha speso alcuna parola nei confronti del direttore di gara, in un senso o nell'altro, insomma il massimo organo arbitrale ha visto sconfessare un referto senza aprire bocca, cosa che potrebbe rappresentare un precedente pericoloso. Nessun dito puntato, solo il racconto di una storia che francamente ha qualche ombra di troppo. Ma bisogna leggere anche tra le righe e capire che il Comitato sta vivendo una fase abbastanza particolare. Diventa antipatico quando si sommano situazioni che non sono troppo chiare agli occhi degli appassionati. Il dato che si trae è solo la disaffezione.

Redazione