Si riparte con segnali incoraggianti e lo sguardo rivolto all'infermeria: è terminato il settimo giorno di ritiro dell’Avellino, che dopo aver goduto di una domenica di riposo, concessa in seguito all’amichevole dello scorso sabato contro la Rappresentativa Sturno, ha ripreso a sudare al consueto ritmo della doppia seduta di allenamento agli ordini di mister Domenico Toscano e del suo staff. Mandato in archivio il 9-1 nel primo test stagionale, è dunque ripresa la preparazione. Questa mattina prima parte di fatiche incentrate sul lavoro aerobico, con il preparatore atletico Pietro La Porta a dare il ritmo alle ripetute in salita sulla strada alle spalle dei vecchi spogliatoi dell’impianto sportivo che da due anni di fila ospita i biancoverdi, poi tutti in campo dove c’è stato da registrare uno stop per Daniele Verde, che ha accusato un problema alla gamba sinistra per via di un contrasto con Simone Petricciuolo: tempestivo l'intervento dello staff medico mentre il folletto partenopeo, girato in Irpinia della Roma, si toccava, dolorante, il ginocchio.
Stop precauzionale per lui, che nel pomeriggio, caratterizzato da una abbondante pioggia che ha rinfrescato l’aria, non ha preso parte ai lavori, ovvero alle esercitazioni sullo scarico di Boris Radunovic sulla corsia mancina, occupata da Pietro Visconti, con conseguente offensiva dall'out sinistro e, soprattutto, partitella a metà campo nel corso della quale si è continuato a rodare il 3-4-3. Gruppo diviso con l’ausilio di casacche arancioni. Niccolò Belloni si è mosso nel tridente mentre Isaac Donkor ha agito esterno destro di centrocampo. Da registrare la conferma da interno per Davide Gavazzi. In evidenza Idrissa Camará, che con Angelo D’Angelo stamane aveva lavorato a parte, e Soufiane Bidaoui: entrambi hanno regalato dribbling e giocate d’alta scuola ai circa cinquanta spettatori che hanno sfidato il repentino abbassamento della temperatura. Ancora differenziato per Mohamed Soumarè, Fabrizio Paghera e Simone Petricciuolo. AssentI il lungodegente Marco Migliorini e William Jidayi, alle prese con il trauma al polpaccio sinistro.
L'inviato a Sturno, Marco Festa