Con i rimpianti per il gol del 2-2 subito a pochi secondi dal recupero, ma con i dubbi per l'interpretazione del secondo tempo tra il calo fisico e la gestione degli spazi e dei tempi sulla posizione di vantaggio. Raffaele Biancolino non può che avere ragione sul giudizio della critica legato alle sostituzioni per Benevento-Avellino e in generale nel calcio. In caso di vittoria il tecnico ha preso la scelta giusta, in caso di sconfitta o di successo mancato i cambi risultano errati e l'allenatore si trasforma in modo esagerato nell'unico colpevole.
Liotti e non Vano o un attaccante per Patierno nel finale
Nell'analisi post-gara rientra, però, inevitabilmente la decisione sull'ultima sostituzione al "Vigorito". Cosimo Patierno è ormai stremato e Biancolino punta su Daniele Liotti irrobustendo ulteriormente la fascia sinistra per rispondere a una corsia destra del Benevento ricca di qualità. È stato preferito un esterno difensivo sinistro e non il cambio ruolo su ruolo, ovvero l'ingresso di Michele Vano, che avrebbe potuto garantire ai lupi maggiore possibilità di rilancio per tenere palla alta e lontana dall'area di rigore biancoverde.
D'Ausilio: "Ci siamo abbassati un po' troppo"
Il blocco basso non ha pagato a Benevento. La giocata di Ernesto Starita con deviazione in marcatura ha aperto al colpo sottomisura di Mattia Viviani con una linea difensiva che non ha trovato la scalata giusta per chiudere sulla soluzione giallorossa e la scelta dalla panchina, come naturale che sia, diventa l'argomento principale del post-gara. Lo stesso Michele D'Ausilio ha bollato come istintivo l'atteggiamento con linea troppo bassa nel secondo tempo.
Prima reazione allo svantaggio nella gestione Biancolino
Nella gara del "Vigorito" emergono però anche tanti dettagli positivi. L'Avellino ha confermato l'identità di squadra e ha sfiorato la vittoria contro la capolista con una ritrovata brillantezza nelle giocate, soprattutto nella prima ora di gioco con il ritorno di Paolo Frascatore da terzino sinistro, di Luca Palmiero da regista e di D'Ausilio da trequartista dal primo minuto. Nella gestione Biancolino è arrivata la prima reazione allo svantaggio: sotto di un gol con il Taranto gli irpini non avevano trovato la forza per segnare o ribaltare il risultato. A Benevento, invece, dopo il gol di Eric Lanini la squadra del Pitone ha colpito e ribaltato il risultato.
Sabato Avellino-Catania: gara da dentro o fuori per la mentalità
L'undici dei titolarissimi ha garantito stabilità e risorse offensive. Dopo il ko contro la squadra ionica al "Partenio-Lombardi" l'Avellino ha centrato due pareggi in trasferta contro chi in classifica è secondo, il Potenza (in attesa di Monopoli-Cerignola in programma questa sera), e primo, il Benevento. Tante risposte, però, tra gli aspetti positivi e negativi del derby arriveranno in un nuovo big match. Sabato (ore 15) i lupi ospiteranno il Catania al "Partenio-Lombardi": un passaggio obbligato se davvero gli irpini vogliono costruire la rimonta dopo un -3 cullato fino a pochi secondi dal triplice fischio.