Avellino: semifinale, pareggite ed esoneri (o quasi), le analogie con il 2021

Un sogno che si trasforma in incubo: la proprietà è chiamata a certificare il nuovo percorso

avellino semifinale pareggite ed esoneri o quasi le analogie con il 2021
Avellino.  

L'anno solare da sogno promozione, da stop in una semifinale playoff persa con tanti rimpianti, con un'estate di ripartenza e conferma di staff tecnico e dirigenziale per poi iniziare il nuovo percorso con la pareggite e con tanti dubbi che portano alla decisione dell'esonero (o quasi) per allenatore e responsabile dell'area tecnica: quante analogie emergono tra l'Avellino 2021 e quello 2024.

Domenica Avellino-Foggia: satanelli con un nuovo tecnico

La squadra biancoverde è reduce da un cammino privo di vittorie nell'avvio di campionato con 4 pareggi (l'ultimo a Torre del Greco martedì sera) e 2 sconfitte, la seconda, quella con il Latina, fatale per Michele Pazienza, Giorgio Perinetti e i relativi collaboratori, nella serata di sabato e dopo 6 turni del girone C i lupi si ritrovano penultimi con il Team Altamura e senza successi come il Taranto, fanalino di coda. Domenica (ore 20.45) sarà sfida casalinga con Raffaele Biancolino in panchina contro il Foggia. Anche i satanelli puntano sul ribaltone nella gestione tecnica (esonerato Massimo Brambilla con Eziolino Capuano pronto).

Pareggite nel 2021: 4, poi la vittoria, ma non decisiva

Nel 2021 i primi passi nel torneo furono molto simili: l'Avellino, allenato da Piero Braglia e con Salvatore Di Somma direttore sportivo, era reduce dall'entusiasmo di un cammino playoff chiuso nella semifinale persa con il Padova per dettagli minimi e ripartiva con apparente forza dal tecnico toscano e dal dirigente stabiese, bandiera biancoverde. Dopo il turno preliminare della Coppa Italia nazionale perso solo dopo i calci di rigore con la Ternana, ecco la pareggite, in quel caso anche più marcata: 1-1 casalingo con il Campobasso all'esordio in campionato, 0-0 a Castellammare, 1-1 al “Partenio-Lombardi” con il Latina (gol di Alberto Dossena, oggi in A al Como dopo gli anni a Cagliari) e 0-0 a Monopoli, prima dell'1-0 sul Potenza con la rete decisiva di Giuseppe Carriero che sembrava dare slancio agli irpini tra le polemiche di un avvio oltremodo incerto.

Esonero (o quasi) nel settimo turno, cambio al ventesettesimo

Subito dopo ci furono il pari interno col Catanzaro e, soprattutto, il ko a Viterbo contro il Monterosi Tuscia (2-1) nella settima giornata che aprì la crisi con Vincenzo Vivarini praticamente ingaggiato dall'Avellino per un Braglia destinato all'esonero prima di un dietrofront con la conferma del maremmano in una rincorsa al Bari tramontata nei fatti nello scontro diretto del 6 dicembre 2021. La nuova crisi tecnica arrivò il 16 febbraio, dopo la ventisettesima giornata (Virtus Francavilla - Avellino 1-0) con l'esonero di Braglia e Di Somma, molto simile a quello di sabato scorso e che portò al ritorno di Enzo De Vito e alla scelta di Carmine Gautieri fino a fine stagione.

Un progetto tecnico che passa dal sogno al blackout

Tante analogie con l'Avellino della famiglia D'Agostino a un passo dalle due gare con la Serie B in palio e poi in difficoltà dopo l'estate dell'obiettivo conclamato, la promozione per finalizzare il percorso precedente nello stile delle avversarie (Ternana, Bari e Catanzaro) vicine al salto di categoria e poi dominanti nella stagione successiva. Per l'Avellino la semifinale playoff si trasforma in un rebus di difficile lettura nella ripartenza.