Una prestazione diversa, ricca di occasioni, forse con il numero di chance che supera quelle avute nei primi cinque turni di campionato, ma l'Avellino resta fermo al palo, senza vittorie, con il quarto pareggio dopo 6 giornate arrivato contro una Turris che ha concesso tanto e che, però, può recriminare per alcune soluzioni in cui Iannarilli ha risposto al pari dell'ex Marcone, bravo sul colpo di testa di Frascatore in avvio di ripresa e graziato, invece, più volte da Redan e da Vano.
Con Biancolino un Avellino diverso per carattere
Errori clamorosi che condizionano il giudizio sulla prima gara con Biancolino in panchina. Con il "Pitone" l'Avellino ha trovato carattere e costruito palle gol limpide, il partenopeo ha lanciato Mutanda a centrocampo con l'under di personalità a Torre del Greco, ha puntato su Enrici e Frascatore per la zona sinistra della linea difensiva, ha garantito un cambio di passo emotivo, ma il risultato di 0-0 resta e pesa nella fase biancoverde, ricca di incognite. Nel finale la scelta di sostituire D'Ausilio non ha pagato. L'imprecisione sottoporta blocca l'urlo dei tanti tifosi irpini con un gol del vantaggio ancora non arrivato dopo 540 minuti di campionato.
La speranza di replicare quanto accaduto nel 2023
Sono numeri da incubo con un'infermeria piena. Biancolino spera nel recupero di alcune pedine, avrà a disposizione Armellino e si giocherà un jolly con il Foggia. Il "Pitone" sarà in panchina nel match in programma domenica (ore 20.45) al "Partenio-Lombardi" prima di un bilancio che la società farà sulla scelta presa nella notte tra sabato e domenica con l'esonero dello staff tecnico-dirigenziale. Pazienza esordì con un pari a reti bianche, proprio contro il Foggia, con i rimpianti legati al contropiede non finalizzato da Patierno. Poi arrivò l'1-0 sul Sorrento a Potenza con la rete di Tito. La speranza del tecnico e dell'Avellino è quella di replicare fedelmente quel percorso per trovare lo snodo su un avvio stagionale inimmaginabile alla vigilia del torneo.