Il 2-0 sul Brindisi, il 6-1 sul Picerno, ma andando oltre i numeri semplici offerti dal risultato emerge in casa Avellino il peso offensivo e l'equilibrio nel modulo con la presenza di Cosimo Patierno e Gabriele Gori. Messa da parte subito la voglia dei bomber di andare a bersaglio con un rigore conteso e in cui Patierno ha fatto valere la graduatoria di squadra con la designazione a primo rigorista, l'abbraccio subito dopo e l'intesa rinnovata nelle giocate che hanno garantito vantaggio e allungo nel big match contro i lucani, spicca la forza del tandem con la profondità di rosa (Lorenzo Sgarbi ha scontato un turno di squalifica sabato scorso e nel pacchetto offensivo c'è sempre un jolly dal nome Michele Marconi).
D'Ausilio da mezzala tra le nuove soluzioni
Patierno da tripletta e da assist (17 gol in campionato e leader con Jacopo Murano nella classifica marcatori del girone C) Gori a colpire e a innescare il compagno di reparto: oltre i risultati sono le prestazioni a rendere forte la soluzione al netto di una ricerca costante di nuovi jolly come spiegato da Michele Pazienza nel post-gara di sabato. Con l'assenza di Michele Rocca l'ingresso di Michele D'Ausilio dal primo minuto nel ruolo di mezzala è stato determinante nello sviluppo, la scelta di ripartire da Thiago Cionek al centro della difesa al posto di Michele Rigione senza riproporre Marco Armellino da centrale di impostazione nella linea a 3 è stato un ulteriore passaggio chiave nel rilancio. Ora all'Avellino tocca centrare la seconda vittoria di fila che nel 2024 non ha ancora trovato. Domenica (ore 20.45) sarà derby al "Liguori" contro la Turris.