L'Avellino ha salutato il "Partenio-Lombardi" con il 4-1 ai danni del Potenza che vale tantissimo in termini di ricarica tecnica, emotiva, di classifica e riserva novità che possono aprire a certezze insospettabili. Le doppiette di Gabriele Gori e Lorenzo Sgarbi si inseriscono in un'eccellente prova offerta dai ragazzi di Michele Pazienza. È stata una prestazione ricca di forza e qualità sin dal calcio d'inizio per un primo tempo che ha visto l'Avellino leggere in difficoltà solo la palla inattiva che ha consentito al Potenza di accorciare le distanze per il 2-1 prima della seconda doppietta di serata, quella firmata da Sgarbi. E anche al gol subito la squadra non ha cambiato atteggiamento.
Paga subito la scelta operata nella lista per il campionato
L'Avellino era reduce da una settimana oltremodo complicata e si è presentata al match con 7 indisponibili per infortunio (Thiago Cionek, Jacopo Dall’Oglio, Sonny D’Angelo, Luca Falbo, Cosimo Patierno, Michele Rigione e Raffaele Russo, assente da aprile scorso) uno squalificato, Simone Benedetti, e con il rientro di Federico Casarini al posto di Felice D'Amico, diventato fuori lista in compagnia di Davide Mazzocco per il campionato. La decisione - forte, ma doverosa e presentata così dal tecnico - è risultata già preziosa garantendo ulteriore sostanza, già evidente in Coppa Italia di Serie C mercoledì scorso.
Armellino e Cancellotti con ottime letture nella linea difensiva
Ma c'era soprattutto una linea difensiva completamente da inventare e l'Avellino esce dall'emergenza con alcuni jolly. Pazienza ha preferito non cambiare modulo in virtù delle assenze. Nonostante un progetto tecnico costruito sulla base del 4-3-1-2, quindi con numeri e caratteristiche diverse nel reparto, e al netto delle indisponibilità di Cionek, Rigione e Benedetti, l'allenatore pugliese ha preferito chiedere letture diverse a due pedine, Tommaso Cancellotti da terzo a destra e Marco Armellino da centrale. L'intuizione non solo ha sortito gli effetti sperati, ma sembra lanciare un'idea anche per il futuro tattico. L'undici è sembrato molto più alto e allo stesso tempo corto nel suo modo di agire lungo il campo.
Spiccano anche Ricciardi e Lores Varela
Casarini per sostanza ha sostenuto una mediana che ha visto Luca Palmiero in completa gestione e Ignacio Lores Varela da mezzala in netta crescita, costante al servizio dei compagni. Sulla corsia destra ecco anche la sorpresa dal nome Manuel Ricciardi, reduce da un'annata negativa e che ha firmato in un lampo due prestazioni di alto livello. In attacco, in attesa di Cosimo Patierno, Sgarbi e Gori si prendono la scena con merito. Insomma, risulta evidente il cambio di passo firmato dall'Avellino. Con Pazienza il "Partenio-Lombardi" è tornato punto di forza (3 vittorie e un pareggio con 8 gol realizzati e uno subito in campionato) per una squadra che ha trasformato l'emergenza in nuove opportunità, decisive nel percorso di crescita. Ora ai lupi occorre la sola continuità che passa anche per il derby con la Casertana, in programma lunedì prossimo al "Pinto": a questo punto un esame sulla mentalità del gruppo.