Avellino a Messina a caccia del tris di vittorie per continuare a scalare la classifica. Pazienza conferma l’undici vittorioso contro il Monopoli, con Sgarbi e Patierno in attacco. Recupera Tito. Il Messina di Modica con il 4-3-3.
PRIMO TEMPO
Avvio scoppiettante dei lupi che al 5’ scheggiano il palo con una conclusione di Lores Varela. Cinque minuti dopo ci prova Sgarbi, Fumagalli è attento.
Nei primi venti c’è solo l’Avellino in campo. Patierno non sfrutta adeguatamente un assist di Sgarbi, poi è di nuovo Lores Varela a chiamare Fumagalli alla deviazione in corner.
Poco prima della mezz’ora si accende il Messina. Sbanda l'Avellino, complice anche l'uscita per infortunio di Rigione. Al 27’ palo di Ferrara e al 29’ l’ex Plescia di testa batte Ghidotti. Qui i biancoverdi si spengono e il Messina sfiora il raddoppio con Manetta.
La prima frazione si chiude con Cionek che calcia male da ottima posizione.
SECONDO TEMPO
La ripresa offre meno rispetto al primo tempo. In avvio ci prova Sgarbi ma la sua conclusione, un po’ masticata, è accompagnata da Fumagalli in angolo.
Pazienza toglie Patierno e getta nella mischia Gori ma sono i peloritani a rendersi pericolosi con il diagonale di Plescia, appena largo. Nel finale entra anche Marconi. E sono proprio lui e Gori ad avere due grandi occasioni ma in entrambe le circostanze Fumagalli si supera e abbassa la saracinesca.
L’Avellino chiude in 9 per l’espulsione di Benedetti e l’infortunio di Cionek, il Messina in 10 per il rosso a Polito ma neanche i 9 minuti di recupero non producono gli effetti sperati.
Dopo 7 punti in tre partite, al “Franco Scoglio” arriva il primo ko per Michele Pazienza. Una brutta sconfitta per gli irpini, un passo indietro dal punto di vista della prestazione e della reazione mentale.