L'Avellino cala il poker contro il Monopoli e conquista tre punti preziosi. Al "Partenio-Lombardi", la sfida è terminata con il risultato finale di 4-0. Secondo successo consecutivo per la squadra di Pazienza dopo la vittoria fuori casa contro il Sorrento.
Primo tempo
Avellino-Monopoli al Partenio-Lombardi con Pazienza che cerca continuità. Irpini con il 3-5-2 con Lores Varela mezz'ala e Sgarbi ad affiancare Patierno. C'è Armellino. Monopoli con il 4-2-3-1. Dopo due minuti Patierno apparecchia per Tito in diagonale che scalda i guanti a Perina. I biancoverdi sono scesi in campo con il giusto piglio. Il Monopoli prova con il palleggio a venir fuori e si fa vedere dalle parti di Ghidotti al quarto d'ora. Nei minuti seguenti, la gara procede sul filo dell’equilibrio con i pugliesi che hanno preso le misure e tengono bene il campo. Il match non offre molto dal punto di vista delle occasioni. Poco dopo la mezz'ora azione alla mano degli irpini ma il Monopoli si salva in corner. al 40' sfonda Di Benedetto a destra, sul cross mischia in area: l'Avellino rischia. Primo tempo che si chiude con una grande chance per Patierno che, però, in precario equilibrio non trova la porta. 0-0 all'intervallo: buon avvio dei lupi ma la squadra di Tomei regge e non disdegna la controffensiva.
Secondo tempo
Pronti via e il secondo tempo si apre con un gran palla di Sgarbi per Patierno che di prima intenzione spara alto. Il gol è nell'aria e arriva al 50' con un gran tiro a giro di Sgarbi che infila l'angolino alla sinistra di Perina. Il Monopoli reagisce d’impeto con la punizione di Iaccarino che colpisce la traversa piena. Ma l'Avellino è on fire e in contropiede ancora Sgarbi serve un cioccolatino a Patierno che stavolta, anche con la complicità di Perina, trova l'angolino. L’Avellino dilaga e prima del quarto d'ora trova anche il tris con l'incornata di Armellino. Lupi travolgenti e Monopoli al tappeto. I pugliesi non ci sono più e l’Avellino cala anche il poker al 65' con il tap-in sotto porta di Patierno che fa doppietta. Gli ultimi venti minuti sono inevitabilmente accademia se non fosse per la traversa di Benedetti a sfiorare la manita. Finisce in gloria per l'Avellino che scaccia via, in un colpo solo, critiche e cattivi pensieri e si regala con tutta la tifoseria una notte magica.