"È motivo di orgoglio essere qui presenti con altri miei compagni di squadra a questo memorial. Sappiamo quanto i tifosi ci tenessero. Chi era sul territorio non ha esitato nemmeno un secondo per esserci". Fabio Tito era presente al memorial "Dino Gasparro" in compagnia di diversi calciatori biancoverdi e della proprietà dell'US Avellino. Il capitano della squadra irpina ha presentato così la voglia di rilancio immediato dopo il ko con il Latina: "C'è anche chi ha fatto un'ora, un'ora e mezza di auto per venire qui. Altri da programma, in virtù dei due giorni liberi, sono fuori. Avendo famiglia, chi a Torino, chi a Milano, sono su perché non vedevano i figli da qualche mese. Ci tengo a ribadire che abbiamo risposto presente tutti. Questa coesione che si sta creando è fondamentale. Mi ha sorpreso l'applauso finale di sabato scorso dopo una sconfitta. È un segnale di maturità. Abbiamo giocato di inerzia, c'abbiamo provato, ma siamo anche andati oltre, giocando di nervi e una squadra esperta come la nostra deve sapere che la poteva risolvere anche alla fine. Fa male, ma mettiamoci una pietra sopra nonostante sia motivo di dispiacere per quello che hanno provato i nostri tifosi. Ora testa al derby, andiamo a Castellammare per vincere".
"La prima giornata ha dimostrato le insidie del torneo a tutti"
"La società ha fatto uno sforzo importante per questa stagione. Lo sappiamo che dobbiamo fare un campionato da vertice, poi le somme saranno tirate alla fine del torneo. La rosa messa a disposizione del mister è validissima. Abbiamo visto, però, i risultati di ieri e sono la riprova delle insidie all'interno di questo campionato. Abbiamo steccato con altre squadre ed è la sintesi di quanto sarà difficile per tutte. Ora voltiamo pagina. Affronteremo una squadra reduce da una vittoria, avrà entusiasmo, ma allo stesso tempo dovremo tirare fuori gli artigli. È un derby e so bene quanto sia importante per i tifosi".
Possibile il divieto di trasferta per i tifosi irpini al "Menti"
"Non saprei, ma può essere l'arma a doppio taglio. Può essere un ulteriore motivo per noi. Non sarà facile allo stesso tempo. Con la possibilità di trasferta ci avrebbero seguiti in tanti sicuramente. Con il divieto ci terrebbero ancora di più. Quando si perde vorresti rigiocare subito. La prepareremo al massimo. È un motivo d'orgoglio essere il capitano dell'Avellino. Non l'avrei mai immaginato qualche anno fa. Per me è casa. Vivo la città. La piazza ha risposto in modo incredibile dopo un anno disastroso. Dobbiamo ripagare tutta questa fiducia. Leggiamolo come un incidente di percorso, anche se non va bene, ma mettiamolo subito alle spalle per ripartire più forti di prima".
"Non si smette mai di imparare"
"Con il Latina abbiamo avuto delle opportunità. Se non le sfrutti poi subisci. Ed è andata così. Sulle cose tecniche dovete chiedere al mister. La grinta c'è stata per strappare il risultato. Sarà stata la frenesia di voler dimostrare tanto per tutta la gente che c'era sugli spalti. Abbiamo esagerato. Il Latina è stato bravo a colpirci quando serviva. Di imparare non si smette mai. Non dobbiamo commettere più gli errori dell'ultima gara. Questo è certo".