Brescia in Serie C con il playout sospeso. E l'Avellino attende Perinetti

Cosenza salvo con il gol di Meroni al 95'. Caos al "Rigamonti" con fumogeni e invasione di campo

brescia in serie c con il playout sospeso e l avellino attende perinetti
Avellino.  

Il playout di Serie B termina nel caos. Al 75' Bisoli risponde al gol dell'1-0 Cosenza nel match d'andata, sembra tutto pronto per i tempi supplementari, ma Meroni al 95' firma il gol salvezza per i calabresi e a pochi secondi dal termine, praticamente nell'ultimo tentativo delle rondinelle per portare lo spareggio salvezza ai supplementari, dalla Curva Nord dello stadio Rigamonti vengono lanciati diversi fumogeni con annessa invasione di campo.

Sospensione, poi il triplice fischio

L'arbitro del match, Massa della sezione di Imperia, è abile nella lettura della situazione, sospende immediatamente la gara e indica a tutti il rientro negli spogliatoi con l'ingresso delle forze dell'ordine per limitare l'invasione e riportare in sicurezza il terreno di gioco. Passano diversi minuti prima dell'ultima verifica da parte dei delegati di Lega B e dei dirigenti delle forze dell'ordine. Subito dopo arriva il triplice fischio che porta alla conclusione del playout dal campo. All'esterno del "Rigamonti" si confermano momenti di tensione (incendiata l'auto di Huard e tifosi ospiti costretti ancora nel settore). Il Cosenza si salva con la rete di Meroni (1-2 in aggregato) ed è attesa per le decisioni del giudice sportivo, ma con un verdetto chiaro: rossoblu in B anche nella stagione 2023/2024, il Brescia retrocede in Serie C dopo 38 anni vissuti tra Serie B e Serie A.

Il dirigente capitolino è nelle idee degli irpini 

L'Avellino attendeva l'esito del playout del Brescia perché il club biancoverde vuole ripartire da Giorgio Perinetti. Il responsabile dell'area tecnica dei lombardi avrebbe voluto chiudere con la salvezza il percorso con il club di Massimo Cellino e la conferma in B avrebbe reso più semplice l'addio anticipato del dirigente capitolino rispetto alla scadenza naturale del contratto (il 30 giugno prossimo). L'Avellino ha già vissuto il mese di maggio con Ernesto Salvini vicinissimo al ruolo di direttore generale prima di un dietrofront verso il rompete le righe per i tesserati della prima squadra. Ora, a maggior ragione dopo quanto accaduto in serata, c'è da attendere l'evoluzione in casa Brescia per capire se il risultato finale della stagione per le rondinelle può condizionare il cammino dei lupi nel restyling.