Addio a Domenico Cecere, il ricordo di Giovanni Ignoffo: "Sono sconvolto"

L'ex tecnico e calciatore dell'Avellino l'aveva conosciuto a Palermo e hanno vinto insieme nel 2003

Avellino.  

Sono ore di lutto e cordoglio nel calcio campano per la scomparsa di Domenico Cecere. Lo ricorda così Giovanni Ignoffo, compagno di squadra dell'ex portiere nell'Avellino che conquistò la Serie B vincendo il campionato di terza serie nel 2003 e avversari nel 2001 e nel 2005, nella finale playoff tra l'Avellino e il Napoli (Cecere decisivo tra i pali per i lupi e Ignoffo nel reparto difensivo azzurro). "Siamo stati compagni, avversari e l'ho conosciuto ai tempi del Palermo. - ha spiegato l'ex tecnico biancoverde, ora allenatore dell'Acireale - Ci siamo conosciuti da ragazzi e ci siamo ritrovati anche successivamente a Messina, dove aveva un'attività e spesso abbiamo vissuto momenti insieme. Sono notizie che ti sconvolgono perché a pensare l'età e come ha perso la vita all'improvviso... ho perso un amico, una persona solare. Era introverso, ma trasmetteva tanto ed è una perdita importante per tutti. Non oso immaginare per la famiglia il momento".

"Quando l'ho saputo sono rimasto bloccato"

"Mi ha stordito la notizia. - ha aggiunto Ignoffo - Ieri ero in panchina quando il mio direttore sportivo, Chiavaro, tra primo e secondo tempo aveva saputo la notizia e non me l'ha detto subito perché sapeva il legame che c'era. E successivamente mi ha informato di quanto era accaduto. Mi ha detto di leggere e sono rimasto per mezz'ora bloccato: un dispiacere incredibile, una grande amarezza".

"Taciturno, ma grintoso e capace di infondere certezze"

"Ne ho tante di immagini nella mente con Mimmo. Aveva un carattere molto forte e in albergo aveva un volto e uno sguardo di vera tensione per le gare. Esternava tanto prima delle sfide con un urlo che dava la carica. Aveva sempre il modo di tirar fuori la giusta emotività anche se era taciturno. Questi suoi momenti ti lasciavano tanto. Dava l'anima".