Avellino, gli alibi sono finiti. E contro Novellino due assenze pesanti

Il pari di Taranto conferma limiti e difetti di una squadra altalenante nel rendimento

avellino gli alibi sono finiti e contro novellino due assenze pesanti
Avellino.  

Era innegabile che dalla trasferta allo "Iacovone" ci si aspettasse decisamente di più dall'Avellino ma evidentemente la squadra non riesce a smussare limiti e difetti che l'accompagnano da inizio stagione.

Il 2-2 finale, peraltro rimontando due volte, non segna la svolta verso i playoff che anzi restano in bilico. Specie nella fase difensiva i biancoverdi continuano a commettere errori imperdonabili che condizionano le partite.

Al 18' aveva aperto le marcature Tommasini grazie a un "regalo" di Mazzocco. Il momentaneo 1-1 di D'Angelo aveva illuso ma nella ripresa un altro errore difensivo spianava la strada alla doppietta di Tommasini prima che un altro centrocampista, Matera, evitasse almeno il 14esimo ko in campionato per i biancoverdi.

Rastelli dà la colpa al terreno di gioco e alle assenze ma c'è da guardare sicuramente più a fondo per scovare le ragioni di una mediocrità complessiva ormai piuttosto evidente.

Ora alle porte c'è la Juve Stabia di un altro ex, Walter Novellino. Vespe ormai in caduta libera dopo i 5 gol incassati a Potenza e una striscia di risultati negativi con Pochesci.

Rastelli dovrà fare a meno di Tito e D'Angelo ammoniti ieri e diffidati. Soprattutto la prima sarà assenza pesante dal momento che già in passato si sono palesate difficoltà nel sostituire Tito adeguatamente.