Fragilità e replay degli errori per l'Avellino: dovrà essere "l'ultima lezione"

Lupi fuori dalla zona playoff a 8 turni dal termine della stagione regolare: ora la gara col Foggia

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Avellino.  

Non era facile riemergere contro l'avversario più duro, ma anche a Catanzaro l'Avellino ha replicato tanti dettagli negativi, spesso presentati lungo un cammino che al termine della trentesima giornata vede la squadra di Rastelli fuori dalla zona playoff. Al "Ceravolo" è arrivata la quarta sconfitta consecutiva con quattro gol subiti dopo un vantaggio, firmato da Marconi al 12', che doveva essere gestito in modo diverso.

Una squadra che "casca" nel momento topico

L'episodio gira male, ma i biancoverdi seguono la via che porta all'inerzia negativa. Ricciardi si ritrova protagonista delle situazioni da rigore. Il tecnico ha sottolineato i rimpianti per il mancato fischio di un penalty sull'esterno dei lupi dopo tre minuti dal gol di Marconi. Lo stesso Ricciardi ne ha causato poi uno, simile per dinamica. Da Crotone a Catanzaro: altro rigore con fallo commesso dal capitolino, che apre al pari firmato da Biasci al 30', solo dopo la parata di Pane.

Auriletto da rosso evitabile

Con il passare dei minuti c'è la netta inversione di tendenza, accentuata dalle distanze non coperte più in modo fluido dall'Avellino, che perde ritmo e spazi subendo al 24' il sorpasso, siglato da Iemmello con Pane nuovamente battuto, ma solo dopo diversi interventi. L'estremo difensore resta una delle poche note liete della squadra irpina. La difesa rinnova, invece, gli errori già visti: Auriletto, spinto da Achik nel ribaltone subito a Cerignola, lascia in 10 l'Avellino a Catanzaro e l'espulsione rimediata dopo quattro minuti dalla seconda rete giallorossa apre al poker e alla corsa della capolista, lanciata verso la Serie B con il +14 sul Crotone a 8 turni dal termine del campionato e con lo scontro diretto all'orizzonte.

Limite playoff

Al netto della difficoltà massima vissuta nel pomeriggio di ieri, è volato via anche l'ultimo dettaglio rassicurante sul percorso, ovvero la capacità di sorprendere le big. All'orizzonte c'è la sfida con il Foggia, in programma domenica prossima (ore 17.30) e che vale già come una prova senza appello se l'Avellino vuole reinserirsi subito nella zona playoff. A otto gare dal termine della stagione regolare i lupi sono dodicesimi, a un punto dall'ultima posizione utile per la post season, ma anche con soli cinque punti di vantaggio sulla zona rossa. Occorre quanto prima il colpo del rilancio per una squadra che resta in piena crisi, che ha fatto scivolare via troppo presto una nuova occasione e che dovrà far tesoro dell'ultima lezione impartita dal rullo compressore.