Contro l'avversario peggiore nel momento più delicato ma anche con la consapevolezza di aver offerto proprio contro le grandi le prestazioni migliori. Catanzaro-Avellino vuole essere il riscatto per i lupi dopo tre ko consecutivi che hanno demoralizzato la squadra e innescato grandi contestazioni della piazza.
Primo tempo
In avvio Rastelli punta sul 3-5-2 con Russo e Marconi coppia d'attacco. Il Catanzaro parte forte ma al 12' gli irpini passano: una conclusione sporca di Titto diventa assist per Marconi che di testa batte Fulignati. Calabresi che protestano a lungo per un presunto offside. Al quarto d'ora è la volta dei lupi a recriminare per un contatto dubbio su Ricciardi in area.
Alla mezz'ora la capolista pareggia: Vandeputte steso da Ricciardi, per l'arbitro è rigore. Dal dischetto Biasci prima si fa ipnotizzare da Pane, poi però segna sulla corta respinta. L'Avellino reagisce subito e un diagonale di Ricciardi chiama Fulignati agli straordinari.
E' l'ultima emozione di un bel primo tempo dei biancoverdi che imbrigliano il Catanzaro dei record.
Secondo tempo
La ripresa inizia con Pane sugli scudi. Nel giro di cinque minuti dice di no prima a Vandeputte e poi è straordinario sulla girata ravvicinata di Iemmello, opponendosi d'istinto.
Ora il Catanzaro domina: altra palla gol per Biasci che non finalizza in porta il cross di Situm. Il gol è nell'aria e arriva al 69' quando Brighenti apparecchia per Iemmello che con lo scavino fa 2-1.
Tre minuti dopo la partita di fatto finisce con l'espulsione di Auriletto per fallo da ultimo uomo. Qui il Catanzaro ha praterie per affondare e nel finale cala il poker con il secondo gol di Biasci e il 4-1 definitivo di Pontisso.
Tracollo biancoverde dopo un buon primo tempo, nella ripresa troppo evidente il divario con la capolista e arriva un'imbarcata pesante anche per il morale, oltre che per la classifica.