Conto alla rovescia per il match Catanzaro-Avellino. La gara, valida per la trentesima giornata del girone C di Serie C, è in programma domani, al "Ceravolo", con calcio d'inizio alle 17.30. Gli irpini affronteranno la capolista dopo tre sconfitte consecutive, subite contro Cerignola, Viterbese e Virtus Francavilla. I padroni di casa, invece, dopo la battuta d'arresto subita a Viterbo, hanno ripreso la volata verso la promozione in Serie B: nelle ultime due gare, hanno dominato contro Monopoli e Juve Stabia.
Il tecnico: "Sacrificio e unità"
"Domani affronteremo una grandissima squadra che dall’inizio del campionato ha dimostrato una forza incredibile e questo lo dicono anche i numeri. - ha spiegato il tecnico dell'Avellino, Massimo Rastelli, nella conferenza pre-gara - Sarà per noi una prova di grande spessore. Dopo l’ennesima sconfitta, i ragazzi hanno affrontato questa settimana con un’energia diversa, con tanto impegno e altrettanto spirito di sacrificio. Li ho visto volenterosi nell'uscire da questa situazione, vogliosi di dimostrare che quelli delle ultime settimane non siamo noi. Credo che la gara di domani possa essere quella ideale a farci uscire da questa grossa buca in cui ci siamo infilati. Dovrà essere un match di sacrificio e di unità, andando oltre agli ostacoli e pensando ai tre punti in palio".
"Tensioni da gestire"
“Questa è una squadra che non riesce a gestire le tensioni che ci circondano e i colpevoli principali siamo noi. Se abbiamo fatto il bellissimo percorso fino alla fine dell’anno è perché con il mio arrivo si è messo tutto da parte remando nella stessa direzione. La squadra sapeva che qualche errore poteva arrivare. Dopo il mercato di gennaio e le due vittorie, le aspettative sono aumentate insieme alle responsabilità. Si incappa in alcune sconfitte, a causa nostra, con situazioni che i ragazzi hano subito enormemente. Questo si è visto nei primi tempi contro Viterbese e Virtus Francavilla. Purtroppo, ci siamo portati la negatività in campo”.
"Ora testa solo a chiudere al massimo la stagione regolare"
“Giovanni D’Agostino ha richiamato all’intento di non fare una guerra tutti contro tutti. Le società passano come i giocatori e gli allenatori, ma chi resta sono i tifosi. È normale che quando le cose non vanno bene e i risultati non rispecchiano le aspettative ci sia del malcontento. Penso però che sia fondamentale ritrovarci tutti e di accompagnare i ragazzi fino al 23 aprile. Solo dopo vedremo ciò che sarà stato di questo percorso. Senza l’aiuto dell’ambiente è difficile lavorare per qualsiasi professionista. Ma al di là di questo, siamo anche essere umani. In squadra ci sono pur sempre dei ragazzi che magari non riescono a gestire le pressioni non riuscendo a dare il massimo”.
"Gestione in mediana"
“Purtroppo sono state settimane caratterizzate da vari acciacchi, dovuti al nostro campo che non ci dà una grande mano. Alcuni li dobbiamo gestire mentre altri devono fermarsi. Ci sono stati Matera e Mazzocco che hanno recuperato. Il centrocampo è il reparto nevralgico e le ultime scelte sono state forzate. Le valutazioni vanno fatte in questo senso”.
Sugli attaccanti e sui recuperi
“Marconi? È un ragazzo straordinario e un grande giocatore. Come gli altri arrivati a gennaio ha giocato solo spezzoni di gara. Finora non ha mai saltato un allenamento e questo fa capire quanto lui ci tenga ad arrivare in condizione ottimale. È un calciatore completo che può solo crescere e ci tiene a farlo. Non solo per lui, ma anche con gli altri ragazzi ci vuole quel pizzico di pazienza ad aspettare che arrivino in una condizione accettabile. Oltre questo, anche chi c’era prima ha avuto un appannamento fisiologico. Di Gaudio? È un ragazzo non fortunato dal punto di vista degli infortuni in quanto sono stati di natura traumatica. Da ieri è rientrato in gruppo, oggi si allenerà e domani sarà a disposizione. È un giocatore importante che sa saltare l’uomo creando superiorità. Stesso discorso per Trotta e Casarini, con la differenza che Federico si è allenato a parte. Naturalmente parlando con lui proveremo a capire come impiegarlo. Marcello, invece, sta convivendo con un fastidio che gli toglie un po’ di serenità. Mi auguro possa fare la rifinitura nel miglior modo possibile”.
Su Sottini e Tito
“Riguardo Sottini, è un ragazzo molto interessante con un bellissimo piede. Viene da un infortunio importante e abbiamo cercato di graduare i carichi di lavoro. È stato inserito in gruppo quando i preparatori mi hanno dato la possibilità e l'abbiamo centellinato, dato che non volevamo causare una ricaduta. Si sta allenando con continuità ed è pronto a dare il suo contributo. Non avendo minutaggio dobbiamo capire quando inserirlo. Tito? Da esterno basso ha fatto un campionato importante facendo vedere che nonostante la predisposizione alla fase offensiva e ha dimostrato di saper tappare tanti buchi e di rimediare alle situazioni di pericolo”.
"Testa solo al presente"
“La situazione di De Vito? È normale che dispiace. Conosco l’uomo e il professionista che è. Il nostro rapporto non è cambiato di una virgola. Il futuro? Io penso al presente”.