Avellino-Fidelis Andria, nel silenzio del "Partenio" a porte chiuse. Irpini a caccia della continuità playoff. In avvio Rastelli sorprende tutti e schiera il tridente pesante: Trotta-Gambale-Murano. Franco in mediana preferito a Casarini. Out Garetto fermato da sintomi influenzali. I pugliesi di Doudou rispondono con il 4-3-1-2.
Primo tempo
L'approccio della Fidelis è decisamente migliore, ripartenze ficcanti che impensieriscono i lupi e spazi intasati che non permettono una manovra fluida ai padroni di casa nella prima mezz'ora. Davvero poco da annotare sul taccuino.
Qui però l'Avellino si scuote: prima ci prova Murano con un tiro prevedibile, poi la sblocca al 36' con Gambale, lesto in tap-in dopo il palo di Franco. Terzo gol in campionato per l'ex Montevarch con annesse proteste per una presunta posizione di offside. L'Andria accusa il colpo e l'Avellino sfiora anche il raddoppio con Moretti. Si va all'intervallo con i lupi avanti, bravi a venir fuori con autorità da un avvio complicato.
Secondo tempo
Nella ripresa la Fidelis esce forte dai blocchi e Pane sventa una minaccia portata da Persichini. I lupi soffrono il forcing dei pugliesi ma al 55' sono pericolosi con il doppio tentativo di Trotta e Gambale, salva Savini. Con il passare dei minuti l'Avellino prova ad addormentare il gioco e l'Andria non sembra avere più il mordente e lo smalto dei primi minuti.
Dopo aver portato una minaccia alla porta ospite Tito, (ancora un'ottima prova per lui), lascia il posto a Zanandrea. A dieci dalla fine Ciotti, su un'incomprensione difensiva irpina, fa correre un brivido a Rastelli che, poco dopo, si copre e mette Illanes per Trotta. Si passa al 3-5-2. Nei minuti finali l'Andria aumenta la pressione ma l'Avellino non corre grandi pericoli, ad ecezione di una conclusione appena alta di Mercurio. Finisce così: terza vittoria nelle ultime quattro per i lupi che agganciano la zona playoff.