Avellino: tre gare alla pausa natalizia, l'idea per il mercato di gennaio

Domenica la Fidelis Andria, poi il Monterosi Tuscia e il Pescara per chiudere il 2023

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Avellino.  

Si avvicina la sfida con la Fidelis Andria per l'Avellino. I lupi puntano alla continuità dopo i 7 punti nelle ultime 3 gare che hanno aumentato la fiducia nel percorso biancoverde. Prima la Fidelis, poi la gara di Viterbo, in programma domenica 18 alle 12.30 con il Monterosi Tuscia, per chiudere il girone d'andata e venerdì 23 con la gara casalinga con il Pescara terminerà l'anno solare dei lupi: un 2022 con poche emozioni.

La prospettiva biancoverde verso il 2023

"A tre gare dal giro di boa possiamo valutare altri numeri. Rastelli ha fatto 8 partite, la precedente guida tecnica aveva fatto 8 partite. C'è stata la partita di Viterbo con Raffaele Biancolino in panchina. Lo ringraziamo anche oggi per la disponibilità. La media della precedente guida tecnica era di un punto a partita. Ora è di 1,5: significa che c'è stato l'effetto del cambio. - ha affermato Giovanni D'Agostino nel corso dell'iniziativa con i tifosi allo store ufficiale - La squadra sta crescendo e non mi fermo a guardare solo le ultime 3 gare. Nei match persi e pareggiati con Rastelli meritavamo di più".

Sulle scelte nella sessione invernale

"Sicuramente andremo a fare, dobbiamo fare e siamo consapevoli di dover fare qualcosa, ma dobbiamo essere molto bravi perché il mercato di gennaio è quello più difficile. - ha aggiunto l'amministratore IDC - In corsa si possono fare danni, ma possiamo fare anche cose importanti. Dobbiamo essere realisti e capire dove possiamo arrivare. Dobbiamo arrivare alla post season nella maniera più concentrata, quadrata, strutturata possibile. Nel mercato di gennaio dobbiamo fare acquisti e cessioni in questa ottica. Si sta lavorando su questo punto. Quando facciamo tanti movimenti le cose non vanno mai bene. Dobbiamo fare tanti movimenti, ma siamo pronti a farli. Il Catanzaro sta avendo una media punti che nemmeno la Ternana dei record. Tenere quel passo era praticamente impossibile. Dobbiamo credere nel lavoro e stiamo crescendo tutti. La Serie B non è una chimera, ma sarà una conseguenza del nostro lavoro. Avellino merita la categoria superiore, siamo fuori contesto, la C ci sta stretta".