"C'è la storia perché il campo di Mercogliano è stato molto importante e vederlo ristrutturato e pronto a ospitare l'Avellino per il ritiro è qualcosa di particolare. Ho visto come si è strutturato e grazie al sindaco possiamo essere ospitati". Così il direttore sportivo dell'Avellino, Enzo De Vito, si è espresso sul ritiro in programma da lunedì a Mercogliano: "È un onore. Al di là dell'aspetto tecnico, la proprietà ha voluto il ritorno all'appartenenza al territorio, all'Irpinia e l'occasione è giusta per lo spirito di ripartenza. Dobbiamo far capire cosa significare giocare l'Avellino. Speriamo di cominciare a farlo capire da lunedì. Siamo testardi e le cose non vanno dette, vanno fatte. Il ritiro a Mercogliano, in Irpinia, può valere quel quid in più. Il ringraziamento va all'amministrazione comunale ed è rivolto da parte di tutta la società, non solo da me. C'è una squadra che lavora per far sì che si possa raggiungere quell'obiettivo che tutti speriamo possa arrivare il prima possibile".
Il mercato - "Lavoriamo senza annunci e con la testa bassa. Siamo in costruzione e c'è bisogno di tanti pezzi. - ha aggiunto il ds dei lupi - Siamo al secondo piano, occorrono il terzo, il tetto e poi gli ultimi dettagli. Dobbiamo cercare di fare delle uscite senza colpevolizzare, ricercare colpevoli o meno. Una squadra di calcio è composta da 11 elementi e 11 pronti dalla panchina. Cercheremo di dare a mister Taurino entro fine agosto una squadra completa. Ad oggi manca qualcosa, ma non c'è fretta. Le occasioni capitano dietro l'angolo e dobbiamo essere bravi a farci prendere dalla possibilità di inserire profili forti e funzionali al nostro progetto tecnico-tattico".
La rosa - "Non penso che arriveremo a più di 27/28 elementi. - ha affermato De Vito - Nelle prossime ore ci sarà qualche trasferimento, qualche risoluzione, quindi, da quando svolgo questa attività, non mi è mai capitato di avere una squadra a meno di 25/26 giocatori. Chi ha il contratto deve allenarsi, deve partecipare a quella che è l'attività tecnico-tattica della squadra. Non è un problema. Senza alibi, faremo il massimo. Penso che a tutti faccia piacere, laddove non ci sia la possibilità di far parte di un progetto tecnico, di andare in altre squadre e non è un problema. Le idee sono chiare. Sappiamo la strada da percorrere".