Maniero e Murano fanno subito male in tandem, l'Avellino vince a Potenza: 1-3

Chiude i conti Micovschi, lucani travolti dopo il momentaneo 1-1: clamoroso autogol di Scognamiglio

maniero e murano fanno subito male in tandem l avellino vince a potenza 1 3

Elaborazione grafica: pagina Facebook U.S. Avellino 1912

Avellino.  

Quinta vittoria esterna consecutiva, quindicesimo risultato utile di fila: l'Avellino tiene il passo della capolista Bari, vittoriosa a Pagani e graziata al 96' da Castaldo (calcio di rigore sul palo, 1-2). A Potenza è 1-3 con i gol di Maniero, Murano e Micovschi dopo il momentaneo pari per effetto di una goffa autorete di Scognamiglio.

La cronaca. Come nelle attese l'Avellino scende in campo con un 3-4-1-2 pressoché inedito. Tra gli interpreti due sorprese per gestire le energie in vista della serie di impegni ravvicinati in calendario: Matera viene preferito a Carriero a centrocampo; Mignanelli a Tito sulla corsia mancina. In difesa Scognamiglio vince il ballottaggio con Bove. In attacco si consuma il debutto di Murano, che agisce in tandem con Maniero. Di Gaudio out a scopo precauzionale per una botta a un ginocchio. Sponda lucana Arleo disegna il 4-1-4-1 ampiamente preventivato: Romero, gigante ex Juve Stabia, è il terminale offensivo.

Il primo tempo non è uno spot per il calcio. Per usare un eufemismo. Le squadre si affidano a lanci lunghi, sbagliano una quantità industriale di passaggi e non riescono a produrre trame di gioco degne di nota. Tra uno sbadiglio e un pizzico sulla pancia per tenersi svegli, fatta eccezione per un sussulto al 17' con una spizzata di molto a lato di Matera, è già il 25'; il minuto di gioco in cui Maniero, ancora una volta devastante, si mette in proprio portando a spasso la retroguardia di casa prima di toccare per Murano, anticipato in maniera provvidenziale dal rientro di Sandri, che salva il Potenza allontanando oltre la linea di fondo.

A cavallo tra il 32' e il 34' succede, invece, di tutto: Ciancio scodella un pallone in area di rigore, Matino, affrontato in duello aereo da Dossena, buca l'incornata permettendo a Maniero di controllare, girarsi e calciare: conclusione sporca, non irresistibile, ma sufficiente per superare Marcone e far esplodere di gioia i 250 tifosi irpini al seguito della squadre irpina al “Viviani”; due giri di lancette più tardi Scognamiglio, a occhio nudo non in grandissima forma (per essere buoni), fa un'autorete degna di una rubrica di “Mai dire gol”: Coccia va col cross tagliato, Gigli non trova l'impatto col pallone, la palla arriva sul basso ventre del difensore, sorpreso e piantato sulle gambe. Il disastro è servito, la palla assume una parabola befferda e va a spegnarsi all'incrocio dei pali tra l'incredulità generale. Si riparte e saltano i nervi a Braglia, ammonito e poi espulso in un amen, per proteste, in seguito a un gol di testa annullato, per posizione di fuorigioco, a Kanoute. Due fiammate, un gol a testa e si va al riposo.

L'Avellino riparte col piede giusto e si riporta subito avanti. Kanoute vede e premia l'inserimento senza palla di Aloi, il cui tiro-cross e accompagnato in fondo al sacco da Murano, appostato sul secondo palo. Murano, potentino doc ed ex di lusso non esulta sotto la Curva di casa, ma a festeggiare ci pensano i compagni, che lo travolgono in un abbraccio a cui partecipano anche i componenti della panchina. Sulle ali dell'entusiasmo i lupi avellinesi sfiorano il terzo gol: al 56' inzuccata di poco alto sulla traversa di Murano; al 60' ancora il samurai, scatenato, ruba palla a centrocampo e si invola verso l'area di rigore provando la conclusione appena entrato in area: alta sulla traversa.

De Simone gestisce la gara rivoltando l'Avellino come un calzino coi cambi: dal 3-4-1-2 al 3-4-3 con l'ingresso, tra gli altri, di Micovschi per Maniero. Ed è proprio il rumeno a chiudere i conti sul secondo assist di giornata di Aloi, che ruba a palla Costa Ferreira e col giusto timing lo serve in verticale armandone il sinistro a giro. Nella giornata dell'ottavo gol in campionato di Maniero (6 nelle ultime 4 giornate) arriva pure la prima gioia stagionale per il rumeno, sempre più sul pezzo. Finisce così 1-3.

Il tabellino.

Potenza – Avellino 1-3

Marcatori: pt 32' Maniero, 34' Scognamiglio (aut.); st 7' Murano, 39' Micovschi.

Potenza (4-1-4-1): Marcone 5; Coccia 6.5 (42' st Zampano sv), Matino 5, Gigli 5.5, Dkidak 5.5; Cargnelutti 5,5 (22' st Bucolo 6); Burzio 5, Ricci 5.5 (28' st Sueva 5.5), Sandri 6, Guaita 5 (1' st Costa Ferreira 5); Romero 5.5 (28' st Salvemini 5.5). A disp.: Greco, Koblar, Piana, Zenuni, Iacovino, Volpe, Zagaria. All.: Arleo 5.5.

Avellino (3-4-1-2): Forte 6; Silvestri 6.5, Dossena 6.5, Scognamiglio 4; Ciancio 6, Aloi 7, Matera 6 (33' st Carriero 6), Mignanelli 6 (29' st Tito 6); Kanoute 6.5 (37' st Mastalli sv); Maniero 7.5 (29' st Micovschi 6.5), Murano 7 (29' st Plescia 6). A disp.: Pane, Pizzella, Rizzo, De Francesco, Bove. All.: Braglia 6.

Arbitro: Tremolada della sezione di Monza 5.5. Assistenti: Dell'Olio e Centrone della sezione di Molfetta 6 e 5.5. Quarto Ufficiale: Angelucci della sezione di Foligno.

Note: Al 37' pt espulso Braglia per proteste. Ammoniti: Braglia per proteste; Ricci, Cargnelutti, Gigli, Matera e Plescia per gioco falloso; Forte per perdita di tempo. Angoli: 10-6. Recupero: pt 2', st 5'. Spettatori: 2321 (1273 locali, 798 abbonati; 250 ospiti) per un incasso di 11.000 euro.