Fanno discutere le dichiarazioni reste da Sonny D'Angelo nel giorno della sua presentazione ufficiale da calciatore della Reggiana: “Cosa mi ha spinto ad accettare? Anche la storia, è un club che non si deve presentare, ha ambizioni e voglia di fare calcio. Io sono ambizioso, l'ho sempre detto anche quando sono arrivato ad Avellino che io ambisco a cose importanti, ad arrivare in Serie B. Penso che questa della Reggiana sia stata la scelta migliore per andarmi a guadagnare la Serie B. Avevo anche voglia, dopo 7 anni di campionati nel girone C, di andarmi a confrontare con realtà diverse in una zona d'Italia differente. Quando sono arrivato ad Avellino non mi conoscevano così tanto, mi sono fatto conoscere bene realizzando 10 gol. Ci sono rimasto un po' male per come è finita".
Questa mattina, in conferenza stampa, il commento di Piero Braglia: “Nessuno si aspettava di perdere D'Angelo. Con Sonny ho avuto sempre un bellissimo rapporto, credo che lui ve lo possa anche confermare. Mi ha regalato tante soddisfazioni così come ne ha regalate tante all’Avellino. Non ha più senso rimuginare su ciò che ormai è già accaduto. La scelta di Sonny è stata dettata da un’opportunità di mercato, economica, oltre al fatto che voleva cambiare aria e fare una nuova esperienza di vita diversa. Si vedeva. Non c'è da meravigliarsi. Siamo in un calcio che non ha più bandiere. Pensate a Vlhaovic alla Juventus per fare un esempio recente. Non è più il calcio in cui giocavamo io o Di Somma. Probabilmente, l'unica colpa che possiamo avere tutti, è che, forse, dovevamo affrontare prima il discorso del rinnovo".
Sui social il dibattito è infuocato anche a margine delle dichiarazioni rese dal direttore sportivo degli emiliani, Doriano Tosi: "Si può fare sempre di più nel mercato, ma con questo periodo di Covid non è mai facile. La società è sempre stata presente e se chiediamo una mano per un elemento importante, come D'Angelo, ci è sempre venuta incontro. Non facciamo un mercato confusionale perché anche le uscite, che sono una cosa delicata, noi le facciamo sempre in modo soft e dolce, cercando di trovare una giusta destinazione per i nostri calciatori, senza problemi. Cosa che non è sempre scontata. Delle volte devi litigare. Basti chiedere a Sonny, ad Avellino, per esempio, c'è un po' di casino. Noi siamo riusciti a fare entrate ed uscite in modo molto normale e soft, tutto commisurato alla realtà”.