Prime parole da calciatore della Turris per Andrea Sbraga, ceduto in prestito secco, sino alla fine della stagione, dall'Avellino al club corallino: “Saluto tutti, sono felice di essere qui. Ringrazio il presidente D'Agostino, il direttore Primicile a la proprietà della Turris. Tra le parti si sono venuti incontro (stipendio per i prossimi mesi pagati pressoché a metà tra i due club, ndr). Volevo la Turris, era la mia prima scelta, la mia volontà venire a giocare qui. È andato tutto per il meglio”.
Così sulla fine della sua esperienza in biancoverde: “Ero andato ad Avellino perché ero stato fortemente voluto ed era stata una mia scelta, chiara, di vestire quella maglia. Non è andata, sotto il profilo tecnico, come ci aspettavamo, per diversi motivi e diverse scelte. Quando mi è stato detto dell'interesse della Turris, vedendo il campionato e la gestione di diversi aspetti, soprattutto tecnici, non ci ho pensato su due volte”.
La Turris vista da avversario: “Ho seguito la Turris al di là della partita singola contro l'Avellino, mi piacciono le squadre che propongono un calcio offensivo. Come appassionato di calcio l'ho seguita, è una squadra che mi piace molto per come gioca. Speriamo di continuare così seguendo la stessa direzione”.
Ad Avellino braccetto di destra o centrale in una difesa a 4, a Torre del Greco per mettersi a disposizione di Caneo, pur con una chiara indicazione sul ruolo in cui preferisce giocare: “Ho giocato in tutti i modi, nella difesa a tre il centrale è il ruolo che mi si addice di più. La Turris è una squadra che gioca la palla e a me piace giocare, essere in controllo della partita e della palla. È perfetto, per me, come progetto tecnico”.
Un calciatore con tanti campionati sulle spalle al servizio della Turris: “Inizio a essere un calciatore esperto, cercherò di dare una mano ai più giovani, come ho fatto anche nelle annate passate, per crescere insieme alla squadra”.