Turris, Colantonio: "Pandolfi torna? Nel calcio mai dire mai. Franco rinnova"

Il presidente a 696 TV: "La nostra risorsa più importante è il direttore sportivo Primicile"

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Avellino.  

La Turris è una delle realtà più belle della Lega Pro. Lo dicono i numeri (quarto posto in classifica, miglior attacco del girone C con 37 gol messi a segno), lo dice la qualità del gioco. Un miracolo che miracolo non è perché i corallini, tornati nel professionismo dopo 19 anni, sono, piuttosto, una solida realtà grazie alla serietà, agli investimenti e all'organizzazione del presidente Antonio ColantonioIntervenuto ieri sera su 696 TV OttoChannel, nel corso di 0825 – Focus Serie CColantonio ha incassato i complimenti del numero uno della Tera Serie Nazionale, Francesco Ghirelli, in collegamento Skype in contemporanea, e non si è sottratto da riflessioni a 360 gradi.

Idee chiare sul fronte mercato: “Vogliamo tenere i nostri pezzi pregiati a Torre del Greco. Uno ce lo ha dato l'Avellino: Santaniello. Fenomenale. Uno degli attaccanti più forti che abbia mai visto. Lo dimostrano tutti i gol che sta realizzando. Certo, ci sono state delle richieste specifiche su Giannone, Franco e Tascone, ma non da Avellino. L'Avellino non ha neppure sondato il terreno. Pandolfi torna a Torre del Greco? Nel calcio tutto può accadere e la dimostrazione è proprio Pandolfi, che abbiamo già venduto due volte. Per le regole attuali, come sapete, se Pandolfi volesse giocare di più o il Cosenza scegliesse di mandarlo a giocare non potrebbe che accadere alla Turris per rispettare la norma delle due squadre, al massimo, in cui un calciatore può militare nel corso di una stagione. Russotto e Zampa? Non ci sono solo loro sul taccuino di Primicile. La nostra priorità sono calciatori giovani perché è la nostra economia di squadra che ce lo chiede, per mantenere in salute i bilanci. Mi sembra evidente che se stiamo facendo bene e, come si suol dire, squadra che vince non si cambia, pure gli equilibri vadano preservati. Il direttore sta lavorano per far arrivare qualcuno che ci possa dare una mano sia nel corso del girone di ritorno, sia per essere pronti nell'eventualità di casi Covid. Lavoriamo a qualche rimpiazzo ai titolari. Franco? Il rinnovo è una formalità”.

La Turris di Caneo: “Caneo? L'allenatore lo scelgo sempre io, ma Rosario Primicile è quello che propone i profili. L'allenatore è uno dei due maggiori dirigenti in un club, deve portare avanti la squadra. Come faccio nella mia azienda, ascolto i miei possibili dipendenti, devono convincermi e lui lo ha fatto subito. Non è più giovanissimo, ma sono convinto che proprio dalla Turris possa fare un percorso importante, in Serie superiori. Aveva solo bisogno che gli venissero a disposizione i calciatori giusti”.

Parole al miele per uno dei direttori sportivi più promettenti della categoria, e non solo: “Si parla di me, di Caneo, ma la risorsa più importante della Turris è Rosario Primicile: è lui che mette il ventaglio di scelte sulla tavola, con tanto studio, lavoro, amore per questa squadre e questa società”.

Così, invece, sui fondi del Pnrr da intercettare e investire sullo stadio: “Lo stadio non deve essere visto, di per sé, come il rettangolo verde, ma come una fabbrica che produce ricchezza e che dà la possibilità alle squadre di utilizzarlo per andare avanti. L'assenza dei tifosi non è dovuta solo alla pandemia, è una tendenza che va compresa e affrontata. In Lega Pro, dove non ci sono introiti dei diritti tv, quelli dei botteghini diventano fondamentali. Quindi, bisogna cercare di portare il pubblico all'interno degli stadi creando una “industria stadio” con palestre, piscine, ristoranti, tante attività collaterali che gli permettano di vivere di luce propria”.

Colantonio non cessa di ricordare la gratitudine che nutre nei confronti della città di Avellino: “Resto sempre grato alla città di Avellino per averci dato la possibilità di iscriverci, lo scorso anno, concedendoci il via libera di inserire il Partenio come impianto sportivo alternativo al Liguori, a corredo della nostra domanda, quando avevamo difficoltà con il nostro stadio”.