Dopo essersi esposto pubblicamente, l'Avellino rischia una doccia gelata sul fronte mercato. Il Catanzaro fa sul serio per Pietro Iemmello e punta a riportare a casa l'attaccante del Frosinone. Il bomber, come noto, è in uscita dai ciociari al pari di un altro centravanti, l'ex biancoverde Ardemagni, pure lui sondato dalla società presieduta da Floriano Noto. Iemmello è particolarmente amato nella sua città d'origine in generale e dopo un'esultanza divenuta celebre in occasione di una sfida tra il Foggia dell'allora tecnico Roberto De Zerbi e il Cosenza, acerrimo rivale sportivo del Catanzaro. Era il 6 settembre 2014, in Serie C, la partita finì 2-2, Iemmello segnò la rete del momentaneo 0-2 dei pugliesi andando a esultare sotto la Curva Bergamini, cuore pulsante del tifo silano, sventolando la bandierina (giallorossa, come i colori sociali del Catanzaro) e mimando il battito di ali dell'aquila.
Cinque anni più tardi, in occasione di un'intervista a “La Gazzetta dello Sport”, Iemmello tornò su quell'episodio commentando: “Non dimentico le origini, ho sangue giallorosso anche se è vero, a volte me le vado a cercare”. Basta e avanza per far capire, in termini di motivazioni, da quale parte della bilancia può pendere l'ago per questioni di cuore, ma in aggiunta c'è la formula dell'operazione, che potrebbe fare la vera differenza: il Catanzaro vuole, infatti, Iemmello a titolo definitivo mentre l'Avellino ha lavorato sulla base di un prestito con diritto o obbligo di riscatto. Ancora pochi giorni e il testa a testa sarà risolto, nel bene o nel male per l'Avellino, che presto si troverà davanti a un bivio: nella migliore delle ipotesi, che da oggi appare improbabile, abbraccerà Iemmello, nella peggiore dovrà cambiare obiettivo di mercato in corsa o augurarsi che Plescia, nonostante Braglia abbia chiesto un attaccante con caratteristiche diverse, esploda.