L'Avellino rifiuta l'offerta del Cosenza per D'Angelo e prepara l'aut aut

I biancoverdi non intendono svendere il centrocampista, che potrebbe finire ai margini del progetto

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Avellino.  

L'Avellino attende il rientro in città di Sonny D'Angelo per tenere l'incontro decisivo per il rinnovo del contratto del centrocampista. L'escalation di contagi all'interno del gruppo squadra biancoverde ha fatto slittare l'incontro tra la proprietà, il centrocampista palermitano e l'agente di D'Angelo, Lara Palmegiani. Le parti si sono aggiornate al telefono, in settimana, ma presto sarà il momento di tirare le somme con il più classico dei dentro o fuori.

Il Cosenza, tramite il direttore sportivo Goretti, si è da giorni fatto avanti ufficialmente per acquistare subito il calciatore, ma si è, almeno per il momento, fermato di fronte alla richiesta dell'Avellino che, nonostante abbia avuto la sua considerevole parte di responsabilità gestionale esponendosi al rischio di perderlo a parametro zero, il prossimo giugno, arrivando a gennaio con il capitolo prolungamento ancora aperto, non ha intenzione di svenderlo dopo aver avuto l'intuizione di puntare forte su di lui, quando era in uscita dal Livorno, in crisi economica, ed averlo messo in condizione di dimostrarsi uno dei più forti in categoria nel suo ruolo.

Il gioco delle parti è in pieno corso perché il calciatore ha offerto un contributo sul campo tale da meritarsi un adeguamento ed è in una posizione di forza contrattuale per un semplice ragionamento negoziale: o si trova un punto di incontro o l'Avellino potrebbe vederlo andare via senza incassare un euro. Lo stesso Avellino, spazientito, attende, però, un atto di riconoscenza da parte di D'Angelo per la vetrina che gli ha offerto, ed è, ovviamente, nella condizione di far leva sul vincolo in essere sia per continuare a esigerne il rispetto anche in assenza di un estensione, sia per la scelta, nel caso drastica, di relegarlo in panchina o in tribuna. Senza "fumata bianca" trapela, infatti, a prescindere da ulteriori effetti controproducenti, dal punto di vista tecnico, l'orientamento di puntare su altri compagni di squadra che sarebbero, a quel punto, più al centro del progetto.

Un braccio di ferro che potrebbe costare all'Avellino un patrimonio economico e un perno in mediana, ma, nel contempo, al calciatore una seconda parte di stagione da assoluto comprimario. Motivo per cui, la strada più percorribile sembra quella di un incontro a metà strada per il “nero su bianco” sul contratto sino al 2024. L'unico aspetto, quello della durata, su cui, finora, è stata raggiunta un'intesa.