Addio a Tanzi, salvò l'Avellino Calcio in due occasioni

Protagonista nel bene e nel male di mezzo secolo dell'imprenditoria italiana

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Avellino.  

Il 2022 è iniziato con la notizia della scomparsa all'età di 83 anni di Calisto Tanzi, protagonista nel bene e nel male di mezzo secolo dell'imprenditoria italiana, porta via con sé anche il controverso rapporto con l'Avellino Calcio del passato. Come ricordato da Silvio Marvisi, sulle colonne de “La Repubblica”, il 29 giugno 2009, “fra Calisto Tanzi, la Bonatti e l’Avellino Calcio vi sarebbe stato un legame. Non è ancora chiaro il motivo per cui la multinazionale del latte volesse acquistare la squadra di calcio, ma, come ricostruito in aula dal maggiore della guardia di finanza Alberto Nastasia, l’Avellino doveva uscire dal pacchetto societario della parmigiana Bonatti”. Correva la stagione 1993/1994.

L’Avellino venne, invece, effettivamente salvato dalla crisi economica grazie alla sponsorizzazione Santal, marchio del gruppo Parmalat, già nel 1986, negli ultimi anni d'oro della Serie A. Decisivo per evitare il fallimento, nel 1988, dopo la retrocessione in Serie B, fu un'altra sponsorizzazione, quella della Dietalat, mentre nel 1991 toccò proprio alla Bonatti, di cui Tanzi era azionista, risollevare ancora una volta le sorti della squadra biancoverde.