La ventiquattresima giornata del girone C di Serie C si aprirà col botto. Sabato, alle 17,30, allo stadio “Menti”, Juve Stabia - Avellino. I biancoverdi hanno l'opportunità di agganciare o sorpassare momentaneamente il Bari, che osserverà il turno di riposo per effetto dell'esclusione dal campionato del Trapani. Sette risultati utili di fila per i lupi, tre per i gialloblù, che hanno conquistato 7 punti nelle ultime uscite stagionali e sono reduci dalla vittoria a Francavilla Fontana. Un derby tra due squadre in gran salute, presentato così, questa mattina, in conferenza stampa del tecnico dell'Avellino, Piero Braglia: “La Juve Stabia è una squadra che sta bene, hanno vinto bene a Francavilla, all’andata ci hanno messo in difficoltà. Non la scopriamo ora, hanno l’ambizione di arrivare tra le prime 5, 6, come noi. Dopo un brutto periodo hanno trovato un nuovo equilibrio, c’è da stare attenti. Hanno cambiato modo di giocare, prendendo giocatori forti anche se già ne avevano. Affronteremo un organico forte, attrezzato, che può arrivare in alto.”
Per l'allenatore toscano, nuova sfida al suo passato: “Quando fai questo mestiere, al di là del fatto che sei stato bene in un posto, devi fare il tuo lavoro. Anche qui sto bene. Fin quando ti comporti bene, le cose vanno in un certo modo. Se vinci stai meglio. Mi fa piacere tornare a Castellammare di Stabia, mi fa piacere rivedere gli amici, che ho dentro; sapere che stanno bene. Ma finisce lì. Devo pensare a fare il bene all’Avellino.”
Capitolo formazione: “L’assenza di Illanes non dovrebbe cambiare molto, verrà sostituito da un collega. Rocchi e Dossena? Li ho visti bene, ma lì può giocare anche Ciancio. Con lui in difesa sarebbe un modulo più spregiudicato, che piace a molti, ma contano i risultati. Dossena lo vedo più come alternativa a Miceli, al centro. Rocchi può fungere da braccetto. Si allenano bene, sono contento anche di loro, ma quando dei giocatori fanno bene non puoi andare a toglierli sempre. Cambiamo qualcosina quando affrontiamo una squadra con un attacco a tre, se cambiano qualcosa in corso d’opera cambieremo anche noi. Va tenuto conto del fatto che hanno tanti saltatori. Ciancio? Ha avuto un problemino dovuto alla fatica, ma ieri si è allenato. Errico? Sta cercando di recuperare tranquillità, viene da un periodo brutto. Ha avuto infortuni, è un ragazzino, non si sa gestire. Deve ritrovare calma, ha le qualità, ma sta a lui capire che è passato tempo dall’infortunio. Guardiamo i progressi che fa, se ci può dare una mano volentieri. Vediamo come si allena in questi due giorni. Gli attaccanti? Non ci dilettiamo a cambiare sempre, ma se ne teniamo due fuori 4, 5 domeniche cosa otterrei? Cosa si direbbe? La squadra è stata costruita con quattro attaccanti titolari. Preferisco impiegare tutti, stanno dando quello che ci aspettiamo ,al di là dei momenti di fatica, che ci possono stare. Abbiamo quattro attaccanti di valore, devono farsi trovare pronti quando vengono chiamati in causa. Bernardotto se lo tieni fuori due partite non sbaglia la terza, c'è chi si esprime meglio giocando con continuità. Ognuno ha le sue caratteristiche. Di certo ci sarà un cambio rispetto alla partita con il Palermo”
Il Bari ha cambiato in panchina, ma l'Avellino non sembra essere al centro dei pensieri dei pugliesi: “Non mi interessa granché di quel che dicono, ognuno dice quel che vuole. Non vado ad ascoltare il presidente loro, sono sicuri di intraprendere un certo tipo di percorso. Beati loro, io ho sempre avuto il timore di sbagliare. Sappiamo quello che dobbiamo fare. La chance di sorpassarli in classifica? Non ho percepito pressione nei ragazzi. Nello spogliatoio fanno i bischeri come sempre. Anche la scorsa settimana il risultato del Bari lo conoscevano prima di entrare in campo, anche se io non ho mai preferito dire o parlare con i miei calciatori dei risultati delle altre, soprattutto prima di giocare. Quando in passato, quando ero alla guida di altre squadre, iniziavo a dire che non si poteva sbagliare quella partita perché c'era un risultato favorevole di cui approfittare, i miei calciatori la toppavano sempre. Quindi, meglio non dir nulla, poi è ancora troppo presto per mettere questa pressione alla squadra. Andiamo avanti tranquilli, quando mancheranno poche giornate vedremo. Possiamo ancora migliorare. C’è qualche calciatore che non sta rendendo al meglio e qualcuno che ancora non ha dato il suo contributo, come Errico.”
Energie e condizione dei singoli: “D’Angelo, prima della partita col Palermo, ha dato segnali di stanchezza, ma lui e Aloi, col Palermo, hanno fatto bene. Sicuramente hanno giocato sempre. C’è chi ha avuto il covid 10 giorni e il dodicesimo giorno era in campo. Appena qualche alternativa valida starà bene, come De Francesco, staranno fuori anche loro. Va trovato il momento giusto anche per la squadra, perché quando tocchi certi meccanismi… Ora abbiamo tre partite di fila e poi il turno di riposo, quindi vediamo.”