Polveriera U.S. Avellino, tensione a Palazzo di Città

Nessun tavolo Circelli - Izzo, aspramente contestato dopo l'incontro con il sindaco Festa

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Avellino.  

Nessun incontro in Comune tra Circelli e Izzo, alla presenza del sindaco Festa, come anticipato questa mattina da Ottopagine.it.

L'amministratore unico dell'U.S. Avellino ha incontrato il primo cittadino al “Partenio-Lombardi”, in occasione di Avellino – Paganese, e, successivamente, ha dialogato con lo stesso nella sede del club biancoverde, all'interno dello stadio.

Poco dopo, il presidente ha raggiunto di Palazzo di Città per fare il punto della situazione dispensando sorrisi e palesando, al momento dell'ingresso nell'ufficio del sindaco, serenità in merito a una risoluzione delle querelle societaria.

A piazza del Popolo si erano, però, intanto, radunati un gruppo di tifosi della Curva Sud, visibilmente spazientiti dal protrarsi dell'impasse societaria e che non hanno fatto mistero della propria rabbia facendosi sentire in più di una circostanza. Dopo qualche attimo di concitazione sembrava essere tornato tutto sotto controllo. Ma i toni si sarebbero accesi di lì a poco.

Al termine dell'incontro, durato poco più di un'ora, gli scenari, ancora piuttosto confusi e aleatori, sono stati illustrati inizialmente da Festa: “Izzo mi ha comunicato che ha ricevuto una proposta d'acquisto del cinquanta per cento delle quote societarie, appartenenti a lui e alla sua area, da parte di Angelo Antonio D'Agostino e che sono disposti a cederle. Si attende, ora, che l'offerta venga formalizzata. Questo aspetto è ovviamente, fondamentale. Ricordiamo che c'è sempre un diritto di prelazione da parte degli attuali soci. D'Agostino può prendere il cinquanta per cento di Circelli? Me lo auguro, ci sono già stati dei colloqui, c'è la volontà affinché venga trovata un'intesa. Nel contempo, oggi a Circelli ho chiesto se ci fossero le condizioni per terminare la stagione e lui me le ha date. Non è una rassicurazione di poco conto, dato che ha ottemperato al pagamento degli stipendi a febbraio. Non ho motivo per non credergli. D'Agostino potrebbe puntare al cento per cento delle quote? Lo possiamo auspicare, ma al momento non è la questione primaria.”

Poi ha preso la parola Izzo: “Io resto in società con un imprenditore irpino, serio, qual e Angelo D'Agostino. Nel momento in cui D'Agostino presenterà l'offerta e l'assemblea dei soci dovesse ricreare di nuovo questa impasse, che, ormai, è svilente per tutti, come per me, io e i miei faremmo di tutto per non lasciare l'Avellino in difficoltà. Se il problema è Izzo o Circelli; se per il bene della squadra dovrei fare un passo indietro, per fare entrare D'Agostino attraverso l'acquisto delle mie quote, lo farei. Se questo gli permetterebbe, poi, di puntare, alle quote di Circelli non sta a me a dirlo. Parliamo di sue, eventuali, strategie.”

Da qui è iniziata la contestazione, con toni decisi. Per usare un eufemismo. Izzo, come si può evincere dal video in apertura, è stato bruscamente stoppato. Gli è stato detto di non essere gradito alla piazza, come Circelli, poiché entrambi non sono ritenuti all'altezza di rappresentare il calcio ad Avellino; di non avere maggiore credibilità rispetto al suo socio e, con Circelli, di aver preso in giro e umiliato città e provincia. Sono poi volate parole grosse, pesanti, e mentre le interviste venivano interrotte, Festa e Izzo hanno lasciato il Comune da un ingresso secondario. L'imprenditore di Montesarchio è stato raggiunto dalla sua auto dinanzi a un'uscita di servizio mentre si sono vissuti momenti vari e reiterati momenti di tensione.

Altro che giornata della svolta. L'Avellino è fermo a un palo in un ambiente diventato una polveriera ormai già ampiamente esplosa.