Avellino, Capuano: "A Monopoli in emergenza e senza gerarchie"

Il tecnico dei biancoverdi si è soffermato anche su Di Somma e la nuova proprietà

Avellino.  

L'Avellino è pronto al “giro di boa”. Domani, alle 17,45, l'ultima giornata del girone di andata con la sfida sul campo della rivelazione Monopoli. I pugliesi sono la seconda forza del girone C di Serie C in attesa dell'anticipo della diciannovesima e ultima giornata del girone di andata, in programma stasera, alle 21, al “Menti”, tra Cavese e Ternana.

A introdurre il match del “Veneziani” le dichiarazioni pre-partita di Ezio Capuano: “Il Monopoli è una squadra molto forte, se non fosse per la Reggina, che sta volando, sarebbe in testa alla classifica. La affrontiamo con qualche acciaccato di troppo. Charpentier è fuori causa; Rossetti e Silvestri non sono al top; Albadoro ha qualche problemino, ma nulla di grave. Njie? È in crescita. Ancora una volta andremo in campo con calciatori che si sottoporranno a infiltrazioni e assumeranno antidolorifici; un plauso ai miei ragazzi, che stringono, e non da oggi, i denti per dare il proprio contributo alla causa. Siamo corti, ma non ci nascondiamo dietro agli alibi. Anzi, siamo convinti di poter giocare una gran partita contro un avversario forte. Saremo equilibrati, come lo siamo stati finora, e, a costo di essere ripetitivo, non vestiremo i panni della vittima sacrificale, Ieri non è stato semplice allenarci, a causa del maltempo, ma sono soddisfatto dell'impegno di tutti. Stiamo lavorando sulla gestione delle vittorie, che è molto più difficile di quella delle sconfitte, che, paradossalmente, aumenta la concentrazione.”

Così su Di Somma (che ha seguito l'amichevole con il Pescopagano da solo in Tribuna Terminio e non ha assistito per la seconda volta consecutiva alla conferenza di Capuano, come aveva finora sempre fatto, ndr) e la nuova proprietà: “Di Somma si è dimostrato un vero uomo, con la “u” maiuscola, nei momenti di difficoltà. La nuova proprietà si è presentata alla grande rispettando gli impegni economici e dimostrando subito solidità economica. Il mio futuro? Sono l'allenatore dell'Avellino e fin quando sarà qui onorerò al massimo questa società.”

Capitolo modulo e interpreti: “L'assetto tattico varia in funzione agli interpreti. Domani saremo in pochi, ma al gruppo vanno fatti i complimenti per quello che sta dimostrando. L'Avellino può contare su una guida tecnica navigata e un ottimo staff tecnico: non ci faremo sopraffare dall'emergenza. Giocherà chi sta bene, nella mia squadra non esistono gerarchie, non appartiene alla mia filosofia calcistica. Io adotto la meritocrazia, ma soprattutto scelgo in funzione dell'avversario.”

Chiusura sulla visita al Santuario di Montevergine: “È stata un'emozione indescrivibile, era la prima volta che ci andavo. Sono rimasto emozionato, ho visto tante belle cose.”