di Marco Festa
Clima surreale. Una sorta di incubo perpetuo. Ci hanno pensato allora i tuoni che hanno squarciato il cielo di Sturno - con annesso frastuono e conseguente pioggia - a ricordare che, invece, tutto vero e non resta che mettersi l’anima in pace abbracciando definitivamente la croce della Serie D. O forse no? Dubbio reso conclamato da un comunicato ufficiale. E sì, perché mentre sull’erba, inzuppata, del “Castagneto”, dodici ragazzi (esclusi i portieri) di buona volontà cercavano di guadagnarsi un posto nell’anno zero del calcio biancoverde, appena fuori dallo stesso qualcosa si muoveva, come poi certificato dal rinvio della preannunciata conferenza stampa del direttore sportivo Musa. Tutt’altro che casuale. Con una motivazione - pubblica - alla base della scelta, decisamente non secondaria.
La SSD Calcio Avellino si è, infatti, dichiarata in attesa della “comunicazione ufficiale della categoria”. Ciò che è, perciò, successo in parole povere? Che senso avrebbe avuto contrattualizzare calciatori e presentarli, se domani il Consiglio di Lega Pro dovesse deliberare il ripescaggio in Serie C del Bari aprendo un varco potenzialmente decisivo anche per l’Avellino? Le chance restano ridotte al lumicino. Ma guai a lasciare nulla di intentato.
E, dunque, giusto così. Meglio dormirci su. Sperando che dall’incubo sopra citato ci si ritrovi catapulati in quello che sarebbe un sogno, per effetto del calvario sportivo appena vissuto. A fine allenamento non ne ha fatto un mistero perfino il tecnico Archimede Graziani: «Noi ci focalizziamo sul torneo di D, magari auspicando l’inserimento nel girone laziale-sardo o comunque non in quello dove finirà il Bari, perché significherebbe a prescindere correre solo per il secondo posto e questo per principio non mi piace, anche se magari per come siamo messi adesso ci metterei la firma. Però… Siamo in attesa di sapere. In silenzio, ci pensiamo alla Serie C: “vincere un campionato"dopo 5-6 giorni di ritiro sarebbe bello per tutti. Sì, sarebbe un sogno. Noi tutti lo coltiviamo.»
E mentre si aspetta, cosa fare se non sudare. Approfittando, a prescindere, del sempre più probabile slittamento dell’inizio del campionato di Serie D (che ad ora è la realtà), fissato inizialmente per il prossimo 2 settembre, ma destinato ad essere posticipato. Perché? La LND ha ufficialmente determinato che “la composizione dei gironi sarà ufficializzata entro la fine di questa settimana” e che, quindi, solo “successivamente saranno diramati i calendari.”
Ancora Graziani ha così aggiunto: “Ringrazio i ragazzi presenti oggi per l’impegno. Si vede che sono giovani e poco abituati al gioco collettivo. Il prima possibile cercheremo di fare una scrematura, ora ci stiamo concentrando sui fuori quota poi arriveranno i giocatori veri. Sto proponendo i movimenti del 4-4-2, modulo che è un po’ la “mamma del calcio", ma partendo da lì si possono adottare altri sistemi tattici, che del resto in carriera ho già utilizzato. Tutto dipende dalle caratteristiche di chi avrò a disposizione.”
Va in archivio il primo giorno di ritiro ed è già la vigilia di un mercoledì versione “giornata campale”. L’ennesima di un’estate perennemente col fiato sospeso per i tifosi biancoverdi, che, intanto, hanno provato a scaldare cuori e mani nel pomeriggio odierno. Sono, in vero, palesemente ancora tramortiti. Ancora un po' di pazienza. Domani capiranno se la realtà è quell'incubo che stanno attraversando, e dovranno finire di affrontare, o sarò concesso un ritaglio onirico. Se così si può definirlo dopo aver ingurgitato lacrime e malessere.