Si ferma agli ottavi di finale il percorso olimpico di Carmine Tommasone. Dopo aver superato il messicano Delgado nella prima giornata di gare a Rio de Janeiro, il pugile irpino - primo professionista ad aver vinto un match alle Olimpiadi - è stato sconfitto ai punti con verdetto unanime (risultato di 3-0: 30-27, 30-27, 29-28) contro il cubano, tre volte campione del mondo, Lázaro Álvarez Estrada. Al contradese non basta il cuore, il coraggio sul ring nella sfida all'iridato, candidato numero uno alla medaglia d'oro nella categoria 60 chilogrammi. Tommasone è costretto a dire addio al sogno olimpico, all'accesso alla zona medaglia. Si chiude con la sconfitta ai punti contro Alvarez l'esperienza a cinque cerchi per il boxeur contradese che lascia a testa alta il ring olimpico. Dinanzi al campione mondiale della categoria, allo svantaggio dopo due riprese, Tommasone ha risposto con decisione provando fino all'ultimo a ribaltare l'esito dell'incontro con l'approvazione al Pavilion 6 di Riocentro Jacarepaguá che ha incoraggiato all'azione sia l'irpino che il cubano per lo spettacolo mostrato soprattutto nel terzo e ultimo round. Fin alla quarta giornata del torneo di Boxe, Tommasone è risultato il più convinto e deciso nell'Italia Team di Pugilato. Non è stata una sfida semplice per un atleta che, da anni, combatte a livello professionistico in cui ha conquistato il titolo italiano, intercontinentale e dell'Unione Europea. Una sfida, però, vinta contro l'iniziale diffidenza di tanti anche per tutta la provincia di Avellino che ha seguito con passione le prove olimpiche del pugile della Contrada Boxe, guidata dal maestro Michele Picariello. Tommasone resterà una bella pagina di boxe nella trentunesima edizione dei Giochi Olimpici. Da qui, dalla partecipazione di un professionista nel mondo dei dilettanti, voluta dall'AIBA (la federazione internazionale del pugilato), scopriremo il futuro nella boxe di Carmine Tommasone, grande risorsa per lo sport irpino.
Redazione Sport
