Il Re è sbarcato a Roma. Ha appeso la racchetta al classico chiodo a settembre 2022 ma è ancora uno degli sportivi più amati e influenti della storia. Roger Federer è giunto nella capitale. Vacanza? Lavoro? Nuovi progetti? Forse lo scopriremo nei prossimi giorni.
La certezza è una sola: ha chiamato un vecchio amico che non vedeva da tempo. Quel ragazzo è Potito Starace, tennista che nel primo decennio del nuovo millennio, si è innalzato fino al posto numero 27 della classifica ATP. Ha deliziato il pubblico italiano con i suoi drittoni potenti e quella manina educata che lo rendeva uno dei migliori interpreti della palla corta. Si esaltava sulla terra rossa e in Coppa Davis, dove con la maglia azzurra ha fatto grandi cose. La prima sconfitta in singolare indovinate con chi arrivò? Proprio contro l’amico Roger Federer a Genova che gli impose un 6-3 6-0 6-4 che non lasciò scampo al ragazzone di Cervinara.
Tra i due gli scontri diretti recitano un 7-0 che non lascia dubbi, ma a Gstaad, torneo sul rosso in Svizzera, Potito rischio di battere il suo amico Federer. Era il 2004, l’elvetico vinse il primo 6-3, il campano il secondo con lo stesso punteggio. Nel terzo ebbe la meglio il numero uno del mondo, reduce dal successo di Wimbledon, con un altro 6-3. In quella partita però l’episodio più bello avvenne negli spogliatoi. Lynette Federer, mamma di Roger, volle conoscere un sorpreso Potito che da quel momento divenne uno dei suoi tennisti preferiti. Curiosità e ricordi che fanno bene al cuore degli appassionati come quell’abbraccio immortalato da un selfie tra i due, a Roma, alla Taverna Trilussa, luogo magico, ancor di più se c’è il più grande di tutti: Roger Federer!