Medicina dello Sport, botta e risposta su centro di Avellino

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

medicina dello sport botta e risposta su centro di avellino
Avellino.  

Il 27 aprile 2022 il prof. Giuseppe Saviano aveva rilasciato sue dichiarazioni sul tema della chiusura sul centro di medicina sportiva. Il giorno seguente abbiamo riportato la sua nota. Nella giornata di oggi la dott.ssa Zerella ci ha notificato una richiesta di rettifica attraverso il suo legale. Per dovere di cronaca e seguenti i dettami che contraddistinguono il nostro operato, garantiamo il diritto di replica pubblicato interamente la richiesta di rettifica avanzata dal legale della dott.ssa Zerella.

“Oggetto: dichiarazioni dott. Saviano 27.04.2022 richiesta rettifica

In qualità di difensore della dott.ssa Mariella Zerella, che me ne ha conferito precipuo incarico  e che  con  me  sottoscrive  la presente,  scrivo per  segnalare  che le  rispettive testate  hanno pubblicato  sui siti internet ad esse relativi una nota del Prof..  Giuseppe Saviano,  delegato provinciale  CONI di Avellino, del 27 aprile us, il cui testo – almeno nella versione pubblicata – recita:

“Avevamo  lanciato,  da molti giorni,  un appello a che si riaprisse  ii Centro  di medicina dello sport  di Avellino e,  con questa  nota,  riconsideriamo  ii problema,  essendo  ancora in essere.

Vogliamo  ribadire  che  cio  (la chiusura  del Centro  di medicina sportiva)  preclude,  a numerosissimi sportivi,  la possibilita di  usufruire  di  un  servizio,  vanto  della  nostra Provincia,  che, tra l ‘altro, prevedeva,  elemento  non trascurabile,  la gratuita  delle  visite mediche agonistiche per atleti federali di eta inferiore ai 18 anni.

Viene  leso un diritto  alla salute  ed allo sport  dei nostri atleti che avevamo  conquistato attraverso  battaglie  di civilta  e che aveva posto all ‘avanguardia, gia da tempo, il nostro territorio,  relativamente ai servizi  di medicina dello sport.

Non accettiamo  nemmeno   surrogati,  tipo  visite  in altri  comuni     ( NEL  MOMENTO IN CUI  SI  PARLA   CON  FORZA  DI MEDICINA  TERRITORIALE),  che  comporterebbero costi  altissimi   e  notevoli  disagi  per  l ‘eventuale   utenza  e  negherebbe  ,  di fatto, la gratuita  delle visite.

Siamo  delusi  in  quanto  si  era paventata  ed  era  trapelata   la concreta  decisione   di riaprire  ii Centro di medicina dello sport, pur con un numero  limitato di ore.

Chiediamo,  pertanto,  ii ripristino   del Servizio   di  medicina  sportiva presso  il  Centro australiano anche perche,  a causa dell ‘emergenza pandemica,  II Ministero della salute, attraverso  la Federazione nazionale  medici sportivi,  raccomanda,  agli atleti  colpiti  da covidl 19, i controlli post malattia  presso lo stesso  Istituto  dove  avevano effettuato  la visita di idoneita sportiva.

La   suddetta   circolare,    inoltre,   recita    testualmente: “Occorre   ribadire   che   nella valutazione degli  atleti guariti  dalla  malattia  e indispensabile   identificare le possibili conseguenze  della  stessa  su vari  organi   ed  apparati,   soprattutto  cardiovascolare  e respiratorio, tenendo  in  considerazione  anche  gli  effetti del decondizionamento  della malattia “.

Tutto cio viene  confermato, purtroppo,  da dati statistici  che ci consegnano la dolorosa statistica  che  un  30%   di pregressi ammalati   di  covid  risente  di forti  ed importanti problemi cardiorespiratori.   E’  un  ulteriore,   importante  e  valido   motivo  a che  si ripristini  al piu presto  ii Servizio  di medicina dello sport presso il Centro australiano  di Avellino”.

A   tale   riguardo,    la   dott.ssa    Zerella,    anche    nella    sua  qualita   di   responsabile dell’ambulatorio    di   medicina   dello   sport    insistente   presso    P.O.    ” Frangipane” di Ariano lrpino, ritiene  di dover fare, per il tramite  dello scrivente,  alcune puntualizzazioni rispetto  a quanto  dichiarato  dal  Saviano,  al fine  di tutelare  la propria reputazione   personale   e   professionale,   sia  come   medico    dello   sport   che   come responsabile pubblico.

A tal  fine,  appare  necessario puntualizzare in  via  preliminare  che  l’ ASL,  per  tutto  il territorio   di propria  competenza,  e  stata  dotata, fino  alla  fine  dell’ anno  2021  di  due diversi  ambulatori per la Medicina  dello  Sport, uno sito ad Avellino,  il  cui responsabile era  il dott  Luciano   Marino,   e  l’ altro  sito  ad  Ariano   lrpino,   il  cui responsabile  e  a tutt’oggi  la  dott.ssa   Zerella   e  nessuna   delle  due   strutture   aveva   una   preminenza gerarchica, funzionale  o organizzativa sull’ altra.

In  data  01/01 /2022  e  andato  in  pensione   il  dott.  Marino,   cosi che  l’ ambulatorio  di Avellino,   privo  di  un  responsabile,  è rimasto   da  allora  chiuso  e  sull’intero  territorio della   provincia  di  Avellino  ha   in  questo   scorcio   di  2022   continuato   ad  operare l’ambulatorio di Ariano  lrpino.

Fatta   questa   preliminare  puntualizzazione,  preme   fare  chiarezza  su  quattro   diversi passaggi  del testo  del Prof.  Saviano,  che a parere  dello  scrivente  ledono la onorabilita professionale della propria assistita.

“Vogliamo ribadire che  cio  (la chiusura  del  Centro di medicina sportiva)  preclude,  a numerosissimi  sportivi,  la possibilita  di  usufruire  di  un  servizio,  vanto  della  nostra Provincia,  che, tra I ‘altro, prevedeva,  elemento non trascurabile,  la gratuita delle visite mediche agonistiche per atleti federali di eta inferiore ai 18 anni”.

Sul  punto,  occorre  evidenziare  che  l ‘ambulatorio  di Ariano  Irpino  ancora  oggi  offre gratuitamente  visite mediche agonistiche per atleti federali  di eta inferiore  ai 18  anni, cosi  che  si  dimostra  falsa  l’affermazione  del  Saviano  secondo  cui  tale  possibilita sarebbe oggi preclusa agli sportivi della Provincia di Avellino.

“Non accettiamo nemmeno  surrogati,  tipo visite in altri comuni  (NEL MOMENTO  IN CUI SI PARLA  CON FORZA  DI MEDICINA  TERRITORIALE),  che comporterebbero costi altissimi e notevoli disagi per l‘eventuale utenza ... “.

In ordine  a tale affermazione, appare  evidente  che la distanza  fisica tra i due comuni  in argomento, circa 50 km, non possa  rappresentare un impedimento o un fattore di costo decisivo,  sicche l’utilizzo del termine “surrogato” non puo essere ritenuto collegato all’impossibilita  di  avvalersi   dei  servizi  dell’ambulatorio  di  Avellino   quanto  ad una presunta  minore  qualita dei servizi  messi  a disposizione dell’utenza dall’ambulatorio di Ariano  Irpino  e,  in  definitiva,   dalla  dott.ssa Zerella  che  ne  e la responsabile e le cui qualita professionali vengono indebitamente messe in discussione da tale affermazione.

“Viene leso un diritto alla salute ed allo sport dei nostri atleti che avevamo  conquistato attraverso  battaglie  di civilta  e che aveva posto all ‘avanguardia, gia da tempo, il nostro territorio,  relativamente ai servizi  di medicina dello sport“.

E lapalissiano  come alcun “diritto  alla salute ed allo sport” venga leso, atteso che I’ ASL di Avellino  assicura  il servizio  previsto  dai  LEA  con la  presenza  dell’ Ambulatorio di Ariano Irpino, il cui operato  viene gravemente sminuito dalla riportata  affermazione.

“Chiediamo, pertanto,  il ripristino  del Servizio  di medicina sportiva  presso il Centro australiano anche perche,  a causa dell ‘emergenza pandemica,   Ministero della salute, attraverso  la Federazione nazionale  medici Sportivi,  raccomanda,  agli  atleti colpiti da covid 19, i  controlli post malattia  presso lo stesso lstituto  dove  avevano effettuato  la visita di idoneita sportiva“.

Questa   affermazione  del   prof.   Saviano,   e  assolutamente mendace,   volta   a  creare confusione e disinformazione nel Pubblico e ad arrecare,  inevitabilmente, un danno  al lavoro  svolto   dalla   dott.ssa  Zerella   nello   svolgimento  ultradecennale  della  propria attivita professionale.

Invero,  il Ministero  della  Salute,  con la nota DGPRE  N.0003566-P-18/01/2022, con la quale  aggioma la Circolare   della  Direzione  Generale  della  Prevenzione  Sanitaria  del Ministero    della   Salute  prot.   N.   1269   del   13/01 /2021,   riporta   espressamente:   ” … L’esecuzione    della    visita   medica    finalizzata   al    “Return    To   Play”    dovrebbe preferibilmente  essere  effettuata  dallo   stesso medico   valutatore   che  ha  rilasciato   la precedente  idoneita  alla pratica   della  attivita   sportiva   agonistica  e  presso   la  stessa Struttura  di Medicina dello Sport … “.

Si tratta,  quindi,  di una raccomandazione e non  di un obbligo  e, soprattutto,  il legame cui punta  il Ministero  e quello  tra il medico  e l’ atleta,  cosi da valorizzare  la conoscenza che  il medico  ha della storia clinica  dell’ atleta,  e non  tra  la  struttura  in  senso  fisico  e l’atleta, cosi  che  nel  caso  in  argomento   quel  legame  e  definitivamente interrotto,   in ragione  del pensionamento del dott. Marino  ed a nulla varrebbe,  almeno  a questo fine, la riapertura dell’ ambulatorio di Avellino.

Sulla scorta di quanto esposto, invito  a pubblicare immediatamente  e, comunque, entro  5  giomi  dal ricevimento  della presente  smentita di quanto dichiarato  dal sig.  Saviano, dandone avviso alla mia patrocinata e cosi riparando alla realizzata condotta lesiva. In mancanza,  mi  vedro  costretto  a tutelare  le  ragioni  della  mia assistita  in  tutte  le competenti sedi di Giustizia”.