In casa Sandro Abate si gettano le fondamenta per la prossima stagione. Dopo l’ufficialità dei primi rinnovi, la società saluta un altro protagonista delle ultime stagioni se non il più grande. Dopo Kakà e Crema è ai saluti anche Andrè Fantecele. Il laterale classe ’88 chiude la sua esperienza con la maglia verdeazzurra dopo quattro anni in cui ha realizzato 52 reti. Su Facebook un toccante messaggio di capitan Abate: “Sei arrivato alla Sandro Abate nel 2017. Quell’anno doveva essere caratterizzato dalla possibilità di giocare con Rogerio. Rogerio che è, nonostante il dolore che hai provato per la sua scomparsa, è riuscito a cementare un rapporto straordinario tra me e te. Oggi per situazioni ben più delicate delle dinamiche di un campo 40 per 20 vai via portando con te quattro anni di giocate straordinarie, un attaccamento alla maglia fuori dal comune, un rapporto che difficilmente riuscirò a replicare con un mio compagno di squadra. Ci sono giocatori normali e giocatori iconici. La storia della Sandro Abate, seppur giovane, sarà caratterizzata indelebilmente dal suo numero 9. Buona fortuna amico mio, occuperai spesso i miei pensieri belli“.
E la risposta dell’italo-brasiliano non è tardata ad arrivare: “Innanzitutto io e la Asd Sandro Abate Five Soccer vogliamo ringraziare Roberto Dalia per la fiducia che ha sempre avuto in me e di avermi portato qui, senza di lui questa bellissima storia non sarebbe mai successa. Oggi ho deciso di “lasciare” la Sandro Abate, una squadra, società e una famiglia che mi ha accolto nel 2017 in un momento particolare per me e per tutto il calcio a 5. Mi ha “ridato” il mio gioco, con la serenità, pace e tantissima fiducia (anche se molto dipendeva da me stesso). Oggi, grazie a Dio, loro e ai miei compagni, che sono passati qui in questi periodi, sono riuscito a tornare in Serie A a dimostrare quello che avevo lasciato in sospeso da anni, arrivando addirittura a vestire di nuovo la maglia della nazionale (e anche questa ringrazio Roberto Dalia e Massimo Abate che mi hanno sempre detto anche quando non ci credevo piu: “tornerai in nazionale”. E così è stato(. Ho trovato tanti amici, ho conosciuto tante persone che porterò sempre nel cuore e come sempre non scrivo nomi per paura di scordare qualcuno (in 4 anni si conoscono tantissime persone).
Sicuramente mi mancheranno tante cose, ma esco a testa alta, consapevole di aver dato tutto me stesso dentro e fuori dal campo, per questi colori e questa città dove mio figlio è cresciuto e ha imparato tantissimo… Non so nemmeno come poter ringraziare. Con molta fatica mio figlio è diventato un bambino educatissimo e intelligentissimo (anche se a volte fa qualche cavolata come buttare le uova della finestra perché ha visto che i ragazzi di Avellino fanno queste cose ad halloween). Ma torniamo alla Sandro Abate. Mi ricordo quando parlavo con Massimo Abate dicendo “porteremo la Sandro Abate in Serie A e saremo una delle squadre più forti in Italia”. Ebbene è stato così! La Sandro Abate è una delle squadre più forti in Italia. Vi porterò sempre nel cuore e sarò sempre grato per tutto quello che ho vissuto qui. Qui è casa mia e a casa uno ritorna sempre. Grazie Avellino e a presto!”