Un'impresa straordinaria. Si è concluso il viaggio a piedi di Soccorso Cresta dal Ticino all’Irpinia. Novecento kilometri per ripercorrere il cammino di una vita. Da Lugano a Castelfranci per realizzare un sogno diventato realtà: fare ritorno nel paese in cui è nato partendo dalla città che lo ha adottato. Maratona dopo maratona. La partenza, lo scorso 30 luglio da piazza della Riforma, dove sorge il Municpio della città elvetica, non prima di aver ricevuto i saluti del sindaco Marco Borradori e gli applausi dei suoi concittadini. Nell'occasione è arrivata la prima firma su un gagliardetto appositamente creato e prodotto: su un lato, lo stemma del Comune di Castelfranci; sull’altro di quello di Lugano. Poi, il via al suo viaggio, terminato questa mattina tra due ali di folla in festa, con l'abbraccio di sua moglie Maria e di sua figlia Simona, e la seconda firma sul gagliardetto, quella del primo cittadino di Castelfranci, Generoso Cresta, che ha così sancito un gemellaggio tra la comunità che rappresenta e quella che ha accolto Soccorso Cresta quando aveva solo 17 anni; in cui ha trovato lavoro e ha messo su famiglia. Toccate, tra le altre, le città di Cantù; Crema; Piacenza; Parma; Reggio Emilia; Bologna; Cesena; Rimini; Pesaro; Ancona; San Benedetto del Tronto; Pescara; Termoli; Campobasso e Pietrelcina. Ieri, l'approdo in provincia. A Venticano il primo abbraccio biancoverde per Soccorso, grande tifoso dell'Avellino, con gli amici del locale e storico club di sostenitori dei lupi. Con lui, nel lungo percorso, suo figlio Gabriele, che lo ha “scorato” in bici durante tutto il tragitto. Nel pomeriggio, Cresta ha raggiunto il capoluogo irpino dove ha ricevuto il saluto di Franco Iannuzzi, uno dei punti di riferimento della Curva Sud. Ora è tempo di un meritatissimo riposo.
A piedi da Lugano a Castelfranci, l'impresa dell'irpino Cresta
Festa grande nel comune irpino per l'arrivo del concittadino dopo una serie di maratone
Castelfranci.