"Valle del Sabato, silenzio assordante di Renzi e De Luca"

La Commissione europea risponde a Piernicola Pedicini sull'inquinamento in provincia di Avellino

Avellino.  

Inquinamento nella valle del Sabato, la Commissione europea risponde a Piernicola Pedicini  eurodeputato del M5s: "La direttiva europea 2008/50/Ce – specifica testualmente la Commissione Ue nella risposta – dispone che se in determinate zone o agglomerati il valore limite o il valore obiettivo della qualità dell’aria vengono superati, gli Stati membri devono provvedere a predisporre piani per conseguire i risultati previsti dalle norme europee. Nel luglio 2007 – aggiunge la Commissione – la Giunta regionale della Campania ha adottato un Piano di qualità dell’aria. In riferimento a tale Piano, la direttiva europea dispone un obbligo di risultati, ma non di mezzi che gli Stati membri devono utilizzare per conseguire i risultati".

"Nel luglio 2014 la Commissione ha avviato una procedura d’infrazione in diverse zone d’Italia interessate per la qualità dell’aria, incluse due in Campania, per non aver rispettato i livelli delle emissioni di particolato (Pm10) nell’aria.
In base alla direttiva quadro sulle acque (Wfd), – continua la Commissione – spetta agli Stati membri mettere in atto le misure necessarie a proteggere le risorse idriche e a raggiungere un buono stato delle acque. Tali misure devono riflettersi nei piani di gestione dei bacini idrografici e nel programma delle misure da adottare. La Commissione sottolinea, altresì, che la verifica della conformità a tali norme è in primo luogo competenza degli organi amministrativi e/o giudiziari nazionali incaricati dell’attuazione della direttiva europea Wfd e che tali organi dispongono dei mezzi adeguati per far fronte al problema qualora i sospetti di violazione dovessero rivelarsi fondati.
Ai sensi della direttiva 2004/35/Ce sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale – conclude la Commissione europea nella risposta a Pedicini -, gli operatori che abbiano causato danni significativi alla biodiversità, alle acque o al terreno sono responsabili del ripristino delle condizioni originarie, preesistenti al danno, delle risorse naturali. Essi devono adottare le misure di ripristino e sostenere tutti i costi di riparazione qualora il danno sia avvenuto dopo il 30 aprile 2007 e la loro attività non sia cessata entro tale data.
“Considerato quanto ha scritto la Commissione – commenta Pedicini -, è evidente che anche l’Unione europea richiama il governo nazionale, la Regione Campania e tutte le autorità amministrative e giudiziarie, affinché si attivino per fare in modo che vengano rispettate le direttive europee e tutelati l’ambiente e la salute di migliaia di cittadini della Valle del Sabato".

"Naturalmente – aggiunge il portavoce del M5s -, vista l’assenza e l’assordante silenzio del governo Renzi e del governatore campano De Luca, che si limitano solo a fare spot, non bastano i richiami di Bruxelles, ma occorre continuare a mobilitarsi a tutti i livelli per raggiungere risultati immediati e concreti.
Bene ha fatto – conclude Pedicini – il comitato “Salviamo la Valle del Sabato” che ha organizzato una manifestazione di protesta per domani, 27 agosto, nei luoghi colpiti dall’inquinamento”.

Redazione