Referendum trivelle, la Comunità militante per il "si"

La nota dell'associazione caudina

San Martino Valle Caudina.  

La Comunità Militante Caudina 321 sosterrà il “Sì” al quesito referendario di domenica 17 aprile e lo annuncia tramite una nota del direttivo: “Vogliamo difendere il nostro ecosistema dalle speculazioni e dalle trivelle multinazionali, cancellando la vergognosa concessione fatta dal governo, che dà il permesso alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane, addirittura senza limiti temporali alla durata delle concessioni”. L'associazione ambientalista caudina è schierata dalla parte del Sì, oltre le logiche di partito, delle fazioni o dei comitati referendari: “La nostra etica -sottolinea la Cmc321- ci impone di seguire una linea ecosostenibile basata sui processi produttivi che non devono intaccare l’ecosistema. Le trivelle, invece, estraggono materie prime mettendo a serio rischio il futuro del mare e delle attività economiche legate a esso, come la pesca, il turismo, la ristorazione ed il commercio. Siamo contrari anche alle trivellazioni sulla terra, ossia alle prospezioni, alle esplorazioni, alle estrazioni e alle attività connesse con l’estrazione d’idrocarburi in Irpinia e nel Sannio. La potenza energetica italiana, a nostro avviso, dovrebbe essere nazionalizzata e libera dalle catene delle caste multinazionali. Noi abbiamo scelto il fronte del SI anche per focalizzare l’attenzione del popolo sull’energia alternativa, ricavata da risorse naturali rinnovabili. Vogliamo lottare contro le fossili, che inquinano, devastano il territorio, sono dannose per i cittadini, limitate e, per giunta, in gran parte nelle mani dei petrolieri stranieri. I padroni dell’oro nero puntano solo al profitto, fregandosene delle eventuali conseguenze catastrofiche in caso di incidenti". La nota della Cmc321 si chiude con una riflessione: “Non possiamo assolutamente compromettere il futuro delle nuove generazioni e dell’ambiente. Domenica 17 aprile scegliamo il Sì per opporci alle politiche scellerate di un governo lontano dal popolo”.

Redazione