Emergenza acqua a Montoro, la replica di Bianchino

Il primo cittadino risponde alle critiche sollevate dall'opposizione

Montoro.  

Ancora polemiche per l'emergenza idrica nel Montorese. Non si aspettare la replica della maggioranza alle esternazioni degli ultimi giorni dell'opposizione:

Anche con i migliori sentimenti di umana solidarietà a stento riusciamo a comprendere la rabbia e la frustrazione che ancora anima i variegati e variopinti Gruppi consiliari di minoranza che evidentemente non avevano messo in conto la loro sconfitta elettorale. Ma continuare a poggiare la propria condotta e linea politica su di un populismo avvilente e bugie che nemmeno gli abitanti di Marte riuscirebbero ad ingoiare è qualcosa di insopportabile che di certo non apporta dignità e decoro alla neonata istituzione del Comune unico. Nemmeno ci meraviglia il fatto che a macchiarsi di tanta arroganza e spregiudicatezza siano ex-amministratori di ambito locale e provinciale che per dieci lunghi anni hanno completamente ignorato il gravissimo problema dell’inquinamento ambientale non muovendo, anche quando potevano o dovevano, un solo dito per un territorio che già nel lontano 2007 mostrava i segni di una cronica sofferenza ed iniziava ad avere contezza con analisi fisico-chimiche e dati scientifici dell’incubo al quale andava incontro, tristemente, manifestatosi nel gennaio del 2014 con la presenza di tetracloroetilene nelle falde acquifere, quando alla guida del nascente Comune di Montoro vi era il commissario dott. Pino Bruno, e non l’amministrazione del sindaco Bianchino, come qualche novello imbonitore ha tentato di far passare in modo più maldestro che malevolo.

E’ proprio vero quando ci si incammina verso il crinale del tramonto è facile perdere la bussola ed il giusto discernimento, ma quando tutto questo capita ad un giovane in erba della politica montorese, come il consigliere Citro, allora vuol dire che il senso della misura è davvero colmo e si è smarrito anche il comune senso del pudore. Ci creda, caro avvocato, la sua arringa avventurosa, disordinata, e disonorevole, nell’estremo quanto disperato tentativo di dare un senso al vuoto ed all’insensatezza di una opposizione a prescindere, dalla gravità e dalla serietà delle problematiche in campo, e di una minoranza consiliare che in sette mesi non ha saputo confezionare uno straccio di proposta politica, se non quella di un gruppo elettrogeno per pompare acqua dalle stelle, è qualcosa che ci lascia sconcertati perché ben conosciamo ed ammiriamo il senso di responsabilità e la passione civile che da sempre anima e attraversa la Gioventù montorese. Questo amore incondizionato per la nostra Terra affonda le sue radici nelle figure di martiri e patrioti come Vincenzo Galiani e Michele Pironti. Anche nella recentissima tornata elettorale per la guida del nostro Comune le giovani generazioni, di tutti gli schieramenti in campo, in modo leale e costruttivo hanno dato prova di grande maturità civica, che purtroppo come neo consigliere comunale non ha saputo raccogliere. D’altra parte questa maggioranza, ed i suoi Gruppi consiliari, che ha l’onore e l’onere di rappresentare l’intera cittadinanza, ed in primis il suo Sindaco, che lei in modo poco avveduto e disinformato accusa di comportamenti anti-democratici, l’aveva accettata e votata all’unanimità per l’importante ruolo istituzionale di vice Presidente del Consiglio comunale.

Ma aldilà di tutto questo, caro avvocato a difesa dell’indifendibile, le chiediamo di rendere o di chiedere il conto prima ancora che a questa Amministrazione comunale ai suoi referenti politici sul perché e sul per come questo territorio nel non lontano 2012 dei 220 milioni di euro stanziati per la bonifica del Sarno, e non per le tristemente famose vasche di laminazione, dalla Comunità europea e dalla Regione Campania, non ha intravisto nemmeno l’ombra di un centesimo. E come mai il suo capogruppo, ex ed attuale consigliere provinciale, in tutti questi anni non è riuscito a portare avanti neppure il facile e più volte sbandierato ai quattro venti progetto di monitoraggio ambientale della Solofrana, cosa ormai non impossibile con le moderne tecnologie a portata di mano di privati ed Enti pubblici? Ci sembra, tra l’altro, che anche dopo la recente riforma del governo Renzi le competenze della Provincia vanno dai trasporti, come ad esempio bus per l’Università, alla viabilità, per il rifacimento delle tante strade in rovina o per interventi in casi emergenziali come la neve, per arrivare all’edilizia scolastica, con la messa in sicurezza degli impianti e delle scuole, dove sempre il suo candidato a sindaco ha ricoperto nientemeno che la prestigiosa carica di assessore provinciale con risultati prossimi allo zero.

Sull’ambiente la storia è ormai nota, diciamo solo per amore di cronaca che quasi tutti gli ex-amministratori, che ora siedono tra le fila dell’attuale minoranza, nel 2004 alla Commissione parlamentare di inchiesta sull’inquinamento del Sarno dichiararono, e questo è trascritto agli atti del Parlamento, che la Solofrana era un tranquillo ruscello di montagna che irrorava la fertile Valle dell’Irno con le sue acque limpide e rigogliose. Ma stia tranquillo egregio consigliere Citro a tutte queste problematiche ed emergenze, in appena sette mesi, ha già messo una mano robusta ed efficace con la sua competenza, con serietà, con l’umiltà e l’autorevolezza costruita in anni di sana e proficua amministrazione della Cosa pubblica, il nostro Sindaco, il cittadino Mario Bianchino, che è stato, se non l’artefice, colui che più di ogni altro in tutti questi anni di appassionata, ma anche travagliata, storia civile, politica, ed amministrativa, delle nostre comunità, ha creduto nella Montoro Unita, una realtà dalla quale nessuno può più prescindere e con la quale ognuno di noi deve fare i propri conti e bilanci personali.

Ci creda, consigliere Citro, la grande Comunità montorese non ha più bisogno di ricette mediche o miracolistiche e per questo mai realizzate, e meno che mai di apprendisti stregoni o novelli azzeccagarbugli, ma di progettualità vere e significative da conseguire nel breve come nel lungo periodo. Questa amministrazione sin dal primo giorno del suo insediamento ha avuto nel Bene comune la sua stella polare, il riferimento imprescindibile, da ricercare con lealtà e trasparenza, giorno dopo giorno, senza cedimenti o tentennamenti soprattutto verso chi interpreta la politica come l’arte del burlesque.