Maglificio, Rubinaccio: «La legalità che da lavoro fa paura»

Il commento del dirigente provinciale MIR

Quindici.  

«Un vile gesto intimidatorio che va condannato senza se e senza ma». Giuseppe Rubinaccio, dirigente provinciale del Mir non ha dubbi sull'atto che si è consumato contro il maglificio nella serata di lunedì. «La verità in questa triste vicenda è una sola: non si può accettare che il bene vinca sul male. E ancora di più, non si può permettere che la lotta alla camorra abbia non più e non solo un volto repressivo, quello delle manette e dei blitz, ma mostri anche un'altra faccia: quella del riscatto e del lavoro. Penso che questa sia la più grande paura, quella che ha armato la mano di colui che l'altra sera si è macchiato di un atto gravissimo».

«La vera sfida - aggiunge Rubinaccio - non sarà quella di domani, quando al maglificio ci saranno le solite passerelle. La sfida vera inizia giovedì, quando gli operai e la cooperativa dovranno tornare nella quotidianità. Sarà in quel momento che non bisognerà lasciare soli ed esposti questi lavoratori. Perché dal momento delle chiacchiere e delle solidarietà scontate, si passerà ai fatti veri. Alla solidarietà concreta».