No alle trivelle, l'interrogazione di Paolucci (Pd)

Si chiede alla Commissione europea un parere su due articoli Slocca Italia

Avellino.  

Cresce il fronte del no contro le trivellazioni petrolifere nel Sud Italia. Un fronte che riguarda in particolare la Campania, oggetto dei desideri di numerose holding dell'oro nero, che puntano anche sull'appoggio del governo e – fino alla presidenza Caldoro – sulla silenziosa compiacenza dell'amministrazione regionale.
Il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Massimo Paolucci ha, infatti, presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere un parere su due articoli dello ‘Sblocca-Italia’, con cui si modificano i criteri autorizzativi per le trivellazioni.

Per il parlamentare Pd le nuove procedure per le trivellazioni entrate ignorano due direttive dell'unione europea. Quella sui criteri di impatto ambientale e quella sulla condivisione delle opere pubbliche. A conferma della seconda ipotesi la decisione di numerosi consigli regionali che hanno scelto la strada del referendum per abrogare le norme che bypassano le comunità locali.
Ma ci sono anche obiezioni strategiche, sulla reale necessità di estrarre greggio di bassa qualità in un Paese a elevato rischio sismico e idrogeologico.
“Un'operazione di basso cabotaggio – ha concluso il deputato – che favorisce, a danno delle popolazioni meridionali, compagnie petrolifere di serie C”.
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