Modifica del regolamento commissioni: è scontro tra maggioranza e opposizione

Gengaro: "C'è bisogno dei 2/3". Mattiello: "Ripristino di ciò che è stato modificato a settembre"

modifica del regolamento commissioni e scontro tra maggioranza e opposizione
Avellino.  

Scontro tra maggioranza e opposizione al Consiglio Comunale di Avellino sulla proposta di delibera per la modifica del regolamento delle commissioni consiliari. "Pacta sunt servanda. - afferma il consigliere d'opposizione, Antonio Gengaro - Non si cambiano le regole mentre si disputa la partita. A inizio consiliatura abbiamo trovato un'intesa, almeno sulla cornice di regole che governa la vita dell'istituzione, del consiglio comunale. Credo che ci sia dietro la volontà prevaricatrice di Festa. Da quando Festa è tornato prepotentemente sulla scena, condiziona la maggioranza in maniera molto efficace e dura. Il tentativo è quello di modificare le regole non tenendo conto che quando si parte con una consiliatura successivamente, per poter modificare la composizione delle commissioni c'è bisogno dei 2/3 dei consiglieri assegnati. Non si modificano le regole a colpi di maggioranza. Cosa comporta questa proposta di modifica? Vuole portare a eliminare alcune voci che danno fastidio, per esempio la commissione bilancio, che attualmente è composta da Giordano, presidente, Genovese, Bellizzi e da altri consiglieri della maggioranza. È una commissione che per il lavoro che svolge dà fastidio, quindi il tentativo è quello di ridimensionare il ruolo delle minoranze all'interno di questa commissione e, quindi, far sì che questa commissione, come quella trasparenza, che pure è a guida dell'opposizione, vengano tacitate. Ma tutti i consiglieri hanno diritto di fare proposte, di indirizzare e controllare. A prescindere dai ruoli, noi questo ruolo lo svolgiamo lo stesso".

Mattiello: "Ripristino di ciò che è stato modificato a settembre"

"Siamo come sempre di fronte a una strumentalizzazione di quello che potrebbe essere una proposta, portata prima nella conferenza dei capigruppo, dove la discussione si dovrebbe esaurire e poi portare al voto in aula consiliare. - replica Luigi Mattiello, capogruppo di Siamo Avellino - Si stravolgono un po' l'ordine delle cose: si discute in consiglio comunale e non si fanno proposte nella conferenza dei capigruppo. Voglio però sottolineare un altro aspetto. È solo un ripristino di quello che era il regolamento che è stato votato e modificato a settembre per il riequilibrio. Porterei l'opinione a una riflessione: non capisco il comportamento del consigliere Genovese, che si dibatte in aula come se non facesse parte di una maggioranza, visto che quello è un modo per rafforzare il concetto di maggioranza in aula. Non capisco perché il consigliere Genovese si strappa le vesti disapprovando questa proposta facendo parte della maggioranza visto che ha approvato le linee programmatiche".

Genovese: "L'amministrazione non decide chi è maggioranza o è opposizione"

Questa maggioranza vive un delirio di onnipotenza e una sfrontatezza ormai ingovernabile. - spiega Rino Genovese, consigliere di Patto Civico - Si arriva al massimo, all'indecenza totale portando in consiglio comunale atti illegittimi. Ho chiesto di sentire il parere del segretario comunale, ma sono pronto ad andare dal prefetto e anche oltre perché è inaccettabile che nel consiglio comunale di Avellino si possano proporre delibere che in modo palese ed evidente violano il nostro statuto comunale, che è una legge. I tentativi, ormai ridicoli, di questa amministrazione di celare la verità, che è l'arroganza, che è la voglia di conquistare il potere ad ogni costo con atti di rivoluzioni amministrative ormai sono carte scoperte. In tutti i modi ostacoleremo e faremo in modo che non possa Avellino vivere la stessa vergogna di questa amministrazione che non rappresenta in nessun modo l'etica e i valori della libertà e della legalità. Di fatto io sono all'opposizione, però questa maggioranza non vuole ammettere un dato di fatto: che non è lei e neanche io a decidere chi è maggioranza e chi è opposizione, ma lo decide lo statuto comunale. L'articolo 45 dello statuto comunale dice chiaramente che chi vota le linee programmatiche fa parte della maggioranza. Il Patto Civico ha votato le linee programmatiche perché allora fu condiviso un modo di vedere la città che ritenevano fosse il più giusto possibile sulla base dei principi della democrazia partecipata, della valorizzazione delle politiche sociali. Abbiamo votato a favore delle linee programmatiche. Non è questa amministrazione che può decidere chi fa parte della maggioranza e chi dell'opposizione, ma è la legge che si rispetta".