Urbanistica, Sinistra coesa: no a cambi per interessi privati

Ieri il dibattito al circolo della stampa con Sel, "È Possibile" e Prc

Avellino.  

Un’alternativa politica all’attuale amministrazione comunale di Avellino c’è già e viene dalla Sinistra locale che ieri ha incontrato cittadini e giornalisti al Circolo della Stampa di Corso Vittorio Emanuele. Una Sinistra compatta che tra critiche e proposte si è portata avanti col lavoro e ha avviato un ragionamento strutturato e complesso sul dopo Foti.

Insomma, in attesa del 2018, scadenza naturale del mandato se non accadrà prima qualcos’altro, ”Per Cambiare Avellino l'alternativa c’è” insieme ai civatiani di "Possibile”, i referenti di Sel e al Prc hanno posto l’accento su tutte le problematiche e consegnato la loro visione di governo della città, puntando, in particolare sul Puc e l’ex Eliseo, senza dimenticare ambiente, cantieri e mobilità.
Prima di avviare la discussione il ricordo di Pietro Ingrao, affidato all’ex consigliere provinciale Amalio Santoro che ha parlato di «cambiamento irraggiungibile attraverso il Pd del segretario Carmine De Blasio» e di «autorevolezza da restituire alla politica».

Articolato, poi, è stato l’intervento dell’ex vicesindaco Antonio Gengaro che ha lanciato pesanti accuse contro l’amministrazione sul nodo urbanistica. «Stanno facendo di tutto per modificare il piano urbanistico comunale - ha detto - annunciando che si tratta solo di piccoli interventi. Quel piano è stato redatto da urbanisti di fama internazionale quali Gregotti e Cagnardi, e si basava su un principio sacrosanto: chi vuole costruire doveva cedere aree verdi e servizi ai cittadini. Inoltre prevedeva i grandi parchi urbani come quello del Fenestrelle. Un progetto all'avanguardia che ora si vuole stravolgere». Sull'Eliseo, poi, Gengaro, citando le affermazioni riportate nel 2009 in un articolo dall’ex sindaco Antonio Di Nunno, ha detto: «Si pensa troppo agli appalti e al lavoro di funzionari e dirigenti comunali, e poco alle strutture del progetto integrato a servizio di Avellino».

Presenti all’appuntamento anche Nadia Arace, Tony Della Pia e gli esponenti di Sel, Roberto Montefusco e Raffaele Aurisicchio, rispettivamente segretario cittadino e provinciale del partito. Con loro anche il deputato Giancarlo Giordano che da consigliere comunale sta seguendo molto da vicino tutte le vicende di Palazzo di Città: «Come ho già detto all’assessore Ugo Tomasone, il tema va portato in consiglio comunale e discusso a viso aperto visto che non sappiamo nenache se c'è un'idea complessiva sullo sviluppo di Avellino. Se si vuole tornare all'Avellino del post sisma, lo si dica chiaramente… Sull’Eliseo, invece, credo che l'unica soluzione condivisibile, al di là della formula giuridica, è quella che vede al contempo il Comune garante di una gestione pubblica e il coinvolgimento da protagonisti delle associazioni che si sono occupate di cinema».

Alca