Parte la festa dell'Unità del Pd di Avellino. “Ma di unità c'è ben poco”, accusa Sara Iannaccone, riferimento dell'area Schlein in Irpinia e componente dell'assemblea nazionale del partito.
“Che dire? - argomenta nel corso della rubrica “Il fatto del giorno” su Otto Channel con il direttore Pierluigi Melillo – non aver invitato il candidato sindaco del Pd Gengaro è paradossale, ma c'era da aspettarselo. Non è stato eletto neppure capogruppo in consiglio comunale...”.
Per il Pd di Avellino, insomma, non c'è pace. “Stiamo vivendo un'epoca quasi demitiana – aggiunge Iannaccone – si svolge una festa dell'unità che di unità non ha niente, dal momento che ci sono ancora in ballo dei ricorsi perché sussistono gravi irregolarità. Ma il nostro segretario provinciale fa finta di nulla. La festa? E' stata organizzata con la vicesegretaria (Ambrosone n.d.r) ma il tutto a porte chiuse senza coinvolgere nessuno”.
Dunque, festa dell'unità che diventa un'occasione mancata.
“Sì, - aggiunge Iannaccone - era questa l'opportunità per chiarirsi. Ma ci sono troppe persone che hanno molti scheletri negli armadi. Sono persone ipocrite e false e non c'è possibilità di dialogo, mi dispiace per la città. Congresso provinciale? Sì, è necessario: c'è bisogno di aria pulita”.