Fratelli d'Italia, pronte le espulsioni per i ribelli: ci sono anche i D'Ercole

Sono accusati di aver sostenuto gli avversari del partito nell'ultima tornata elettorale ad Avellino

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Avellino.  

A distanza di quattro mesi dal voto per le amministrative di Avellino la Commissione nazionale di Garanzia di Fratelli d'Italia ha deciso di affrontare la questione relativa a quanti, nel partito della Meloni, in quella occasione decisero di non sostenere il candidato ufficiale Modestino Iandoli.
Il procedimento disciplinare è stato chiesto dalla coordinatrice provinciale del partito, Ines Fruncillo nei confronti di Vincenzo Quintarelli, Rosa Caccese , Maria Sodano, Sabino genovese, Giovanni Viscione, Francesco De Giovanniello, Edoardo Fiore, Maria Teresa Lombardo, Francesco D'Ercole e Giovanni D'Ercole. Alla base della convocazione la loro incompatibilità al partito per aver aderito e sostenuto liste elettorali diverse da quella indicata da Fratelli d'Italia.

Per alcuni dei convocati, come Quitarelli e Freda, la questione si può già dire risolta dal momento che hanno ufficializzato il passaggio a Forza Italia, mentre resta aperta la partita per Giovanni e Franco d'Ercole, storici esponenti del partito sul territorio. 
In particolare Francesco D'Ercole sarebbe reo di aver “ sostenuto ed incoraggiato il voto alla lista del “Patto Civico per Avellino”, dando supporto alla candidatura di Vincenzo Quintarelli alle elezioni comunali e al candidato sindaco Pellegrino Genovese. Dal proprio profilo Facebook ha imputato al Vice Ministro onorevole Edmondo Cirielli la responsabilità della mancata aggregazione del centro-destra.

Sempre dal proprio profilo Facebook dichiarava di aver sostenuto “il civico di centrodestra” Genovese e di aver pubblicamente sostenuto, in occasione del ballottaggio, il candidato sindaco dott.ssa Laura Nargi dichiaratasi ufficialmente civica di centrosinistra in quanto già iscritta al PD”. 
Quanto a Giovanni D'Ercole, il partito gli contesta di aver “promosso e partecipato all’incontro del 01/06/2024 tenutosi in Avellino con l’on. Vittorio Sgarbi, disattendendo le direttive nazionali che inibivano qualsiasi manifestazione territoriale.

Aggiungasi che il suddetto è stato invitato a sottoscrivere la candidatura nella lista di FdI e non ha mai dato alcun genere di riscontro”.  Sotto accusa anche un altro storico esponente del centrodestra avellinese, Aniello Mainolfi, componente dell’esecutivo provinciale, che secondo la Commissione di garanzia “ha sostenuto ed incoraggiato il voto alla lista del “Patto Civico per Avellino”, dando supporto alla candidatura di Vincenzo Quintarelli alle elezioni comunali. Ha pubblicamente sostenuto, in occasione del ballottaggio, il candidato sindaco dott.ssa Laura Nargi, dichiaratasi ufficialmente civica di centrosinistra in quanto già iscritta al PD, adducendo anche motivazioni sessiste”. 
Tutti sono stati chiamati a presentare le loro ragioni il prossimo 28 ottobre alle 9,30 presso la sede della commissione nzionale di garanzia in via della Scrofa a Roma.